Credito alle imprese: a breve operativa la Sezione Speciale del Fondo Centrale di Garanzia

Redazione14/02/20203min
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È stata salutata con una generale soddisfazione, espressa in particolare dalle categorie economiche, la prossima attivazione, nella seconda metà di febbraio, della Sezione Speciale del Fondo Centrale di Garanzia, finanziata dalla Provincia autonoma di Trento. La presentazione dello strumento è stata fatta presso la Sala Don Guetti in via Segantini a Trento.
Il Fondo Centrale di Garanzia è uno strumento pubblico del Ministero dello sviluppo economico, gestito da Mediocredito centrale, che supporta quelle pmi che hanno difficoltà nell’accesso al credito mediante il rilascio di una garanzia pubblica a favore di banche e altri intermediari finanziari. La garanzia dello Stato esclude la possibilità che, sulla stessa quota di finanziamento, possano essere richieste ulteriori garanzie.
Le percentuali di copertura, nel complesso ridotte, sono state collegate ad un nuovo sistema di rating per misurare il merito di credito delle imprese e alla tipologia di operazione finanziaria. Da ciò è derivato un maggior incentivo alle regioni e province autonome a siglare con il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero dell’economia e delle finanze gli accordi previsti dal Decreto fund raising al fine di aumentare la dotazione del Fondo attraverso l’apertura di sezioni speciali.
Anche la Provincia autonoma di Trento si è dunque attivata in questa direzione e, nel dicembre 2019, l’Accordo con i due Ministeri è stato sottoscritto. Piazza Dante ha stanziato 5 milioni di euro con i quali vengono incrementate le coperture in modo trasversale a tutte le classi di merito delle imprese.
La Sezione speciale provinciale interviene ora per incrementare fino all’80% la garanzia diretta in favore di soggetti beneficiari di micro e piccola dimensione, e fino al 60% per le imprese di media dimensione, relativamente alle operazioni di importo superiore a 300.000 euro; la percentuale sale al 90% relativamente alle operazioni di importo non superiore a 300.000 euro. Un ruolo importante, ha sottolineato Marco Paissan, lo giocheranno i Confidi, mentre si attende – ma gli uffici provinciali sono già al lavoro – che il Fondo speciale possa essere utilizzato anche dalle imprese del settore agricolo, come auspicato da Michele Sartori.

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