Covid e scuole, presentato il report
Dal 1° ottobre al 31 dicembre 2020 si sono registrati oltre 4.000 casi di soggetti positivi fra 0 e 19 anni e la Centrale Covid dell’Azienda sanitaria trentina si è occupata della presa in carico di 771 isolamenti. Nel dettaglio poi la distribuzione delle classi isolate ha mostrato un grado di percentuale più elevato in correlazione con l’età. Delle 771 classi isolate, circa il 5% si riferisce a gruppi/sezioni di asili nido e scuola dell’infanzia, oltre il 65% alle classi delle secondarie di secondo grado.
Sono questi i dati principali del Rapporto legato alla diffusione del virus nelle scuole, presentato dalla Giunta Provinciale.
“Vorrei ringraziare il mondo scolastico per la collaborazione e l’impegno dimostrato in questi mesi difficili – ha commentato l’assessore Bisesti -. Dopo l’interruzione di novembre, il Trentino è stato fra i primi territori in Italia, assieme all’Alto Adige, a consentire il rientro in presenza a gennaio per i ragazzi e le ragazze della scuola secondaria di secondo grado, seppur al 50%. La situazione oggi è attentamente monitorata e vediamo un andamento positivo, frutto degli investimenti messi in campo, sia con i 45 milioni di euro nell’assestamento di bilancio, sia con gli interventi nel settore dei trasporti scolastici. Per questo – conclude Bisesti – stiamo ragionando di concerto con le scuole sulla possibilità, a partire dalla metà di febbraio, di incrementare la percentuale in presenza per i ragazzi delle secondarie di secondo grado”.
Ad entrare nel dettaglio del report è stata la dottoressa Franchini che ha illustrato come complessivamente, nella fascia di età 0-19 anni, fra ottobre e dicembre si siano registrati 4.390 casi, di cui 202 nei nidi d’infanzia, 368 nelle scuole dell’infanzia, 902 alle primarie, 875 alle secondarie di primo grado e 1683 nelle secondarie di secondo grado, a cui si aggiungono ulteriori 360 casi non iscritti a scuola, tenendo presente il fatto che a partire dal mese di novembre per i ragazzi dai 14 anni in su si è applicata la didattica a distanza. Di contro gli isolamenti sono stati complessivamente 771, di cui il 5,3% ai nidi, il 4,9% alle scuole d’infanzia, l’11,2% alle primarie, il 13,2% alle secondarie di primo grado e il 65,2% a quelle di secondo grado. “Si è registrata una forte contrazione degli isolamenti dal mese di novembre in poi, con la didattica a distanza per le superiori – ha concluso Franchini -. Attualmente vi sono 26 sezioni in isolamento, anche in questo caso interessano maggiormente i ragazzi dai 14 anni in su, la situazione è costantemente monitorata, anche per minimizzare il rischio di trasmissione”.