Costruzione nuovo Polo 0-6 anni di Rione 2 giugno di Riva, tre le offerte
Sono la Martinelli e Benoni srl di Ronzo Chienis, la Ediltione Spa di Tione e la Mak Costruzioni srl di Lavis in associazione temporanea di imprese con la ditta Zampedri srl di Pergine Valsugana, le ditte in corsa per i lavori di riqualificazione del polo 0-6 anni del Rione 2 giugno a Riva del Garda. Ieri l’apertura delle buste.
Lunedì 20 febbraio negli uffici dell’Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti (Apac) si è proceduto all’apertura delle buste contenenti la documentazione amministrativa e l’offerta tecnica.
La commissione di gara riunitasi ieri ha analizzato la completezza e la correttezza formale della documentazione ricevute dalle imprese concorrenti ritenendole tutte idonee. La palla passerà ora alla commissione tecnica che, non appena sarà nominata dal comune di Riva del Garda, che dell’appalto è responsabile unico del procedimento (RUP), dovrà valutare nel merito i dettagli delle offerte tecniche ed attribuirne il punteggio.
L’opera, oltre che da fondi propri del comune di Riva del Garda, è finanziata in modo importante anche dal PNRR nell’ambito della missione 4, “Istruzione e ricerca”, componente 1, investimento 1.1: Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia. Il costo complessivo previsto è pari a 7.997.000 euro.
L’intervento nasce dalla volontà dell’amministrazione comunale di Riva del Garda di riqualificare l’intera struttura dedicata ai servizi per la prima infanzia del Rione 2 giugno, che si compone dalla scuola di infanzia (tre sezioni) e dal nido comunale “Lago Blu” (66 bambini), poste sullo stesso livello con accessi separati ma con giardino e cucina comuni. L’operazione incrementerà di 12 nuovi posti la disponibilità del nido, intercettando la crescente richiesta emersa dal territorio.
Elevata la qualità progettuale, all’insegna della bioedilizia e dell’ecosostenibilità, che consentirà alla struttura di rispettare i protocolli NZEB (edifici a consumo energetico quasi nullo), DNSH (principi di non arrecare danno significativo all’ambiente) e CAM (criteri minimi ambientali).