Costruzione nuovo Parco Libertà di Riva, abbattuti i cipressi
Nella giornata di lunedì 4 dicembre sono stati abbattuti i cipressi nel cantiere del Parco della Libertà a Riva del Garda, dove l’impresa Ediltione realizzerà il parcheggio interrato ed in superficie un nuovo parco di 10 mila metri quadrati con un biolago.
L’area è stata per oltre un secolo, dal 1885 al 1986, il cimitero della città che nel 1971 venne trasferito in località Grez. Fino a oggi è stato utilizzato in parte come parcheggio, in parte come area verde.
Tristezza per l’abbattimento delle piante secolari viene espressa dal Partito Democratico, che siede sui banchi dell’opposizione, e dagli ambientalisti del gruppo “Assemblea Parco della Libertà”.
“Abbiamo avuto modo di comprendere in questi pochi anni – scrive il PD rivano – le sensibilità di chi oggi amministra. Vedere i filari di piante cadere a terra benché perfettamente sane non può che farci pensare al danno culturale, ambientale e morale, ma anche economico che è stato inferto al patrimonio pubblico cittadino proprio da chi dovrebbe amministrare la cosa pubblica in scienza e coscienza. Amministratori senza scrupolo, incapaci di leggere il futuro che ci attende e i mutamenti che affliggono il nostro tempo ed altrettanto incapaci di invertire la rotta con il loro agire”.
Il progetto ha ottenuto il finanziamento del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, Missione 5, inclusione e coesione. Il costo complessivo dell’opera è di 7,3 milioni di Euro.
“Sono riusciti a “camuffare” un progetto devastatore – prosegue il comunicato del Partito – che trasformerà un parco naturale cittadino in un parcheggio a pagamento “arredato” con un finto bio lago. Proprio quando la nuova viabilità in Alto Garda pare ormai alle porte, invece di ripensare la città per le persone si decide di rendere definitivo un parcheggio, programmando di “caricarlo” in via Grez, in piena zona residenziale e davanti all’ingresso delle scuole in costruzione. Il progetto non è mai stato presentato alla città: mai un’assemblea pubblica, una presentazione ufficiale, una visione del progetto esecutivo in Consiglio comunale”.
«Per quanto riguarda le piante – aveva detto Matteotti alla recente consegna del cantiere – il progetto prevede il recupero di tutte le piante di cipresso più giovani, da 4 a 6 metri circa di altezza, che sono 25, e degli olivi messi a dimora da pochi anni, che sono 11, per un totale di 36 piante. Il resto del verde sarà costituito da macchie di arbusti e tappezzanti con prevalenza di piante della macchia mediterranea».
“Nell’aria è rimasto, insieme al nostro dolore, il fortissimo odore del legno di cipresso – scrivono in un comunicato gli attivisti “Assemblea Parco della Libertà” – Così si è conclusa la vita dei cipressi all’ex cimitero di Riva e fatto morire un luogo di memoria della comunità. Ultima dimora di generazione di rivani e Parco della Libertà. Piante che hanno impiegato più di cento anni a crescere, abbattute in due ore. Una montagna di soldi spesi quando sarebbe bastato sistemare quello che già c’era valorizzando ulteriormente i cipressi e lo spazio. Ci chiediamo quale è la città che ha voluto questo. Non è mai stata interpellata affinché tutti gli interessati fossero messi nelle condizioni di diventare “competenti”. Noi abbiamo informato la città e le Forze istituzionali con cartoline, volantini, manifesti, presenza nel parco con striscioni e abbracci ricamati. Se non ci sarà una nuova presa di coscienza da parte di tutti, il presente e il futuro continueranno a essere quello che vediamo e denunciamo”.