Costruzione MTB skill park alle Busatte di Torbole, gli ambientalisti insorgono

Il Coordinamento ambiente Alto Garda e Ledro tuona contro il costruendo percorso “MTB skill park” che si sta realizzando alle Busatte di Torbole, un’opera che sarà messa a disposizione ai partecipanti del prossimo “Bike Festival” di Riva del Garda per affinare le loro competenze sui sentieri.
“Ancora una volta – scrivono i coordinatori Paolo Matteotti, Carla del Marco e Letizia Fambri – i terreni che appartengono alla comunità vengono utilizzati a scopi di promozione turistica, con modifiche sostanziali dell’assetto precedente e provocando notevole disappunto tra i cittadini”.

Il Coordinamento, inoltre, solleva altre questioni di ordine amministrativo: “Le informazioni contenute nei cartelli del cantiere siano parziali: il committente è il Comune di Nago -Torbole, il progettista e direttore lavori è l’Ing. Biagi Emanuele, impresa esecutrice Garda Service srl, ma risultano mancanti i dati relativi al numero del titolo edilizio, alla data di rilascio, di fine lavori e l’importo della spesa. Quali accordi ci sono fra Comune e APT che consentano l’uso del territorio comunale come se fosse proprietà di APT? Può un festival di 4 giorni lasciare segni così devastanti nei luoghi pubblici? Non sarebbe il caso di rivedere eventuali convenzioni e individuare un tavolo in cui siamo presenti anche rappresentanti di cittadini o associazioni in cui trattare a difesa del bene comune?”.
Al termine del comunicato il Il Coordinamento ambiente Alto Garda esprime la sua “Preoccupazione per le modalità di gestione della manutenzione dei sentieri che produce spesso modifiche sostanziali alle precedenti conformazioni. Ci si chiede se la ditta incaricata sia soggetta all’obbligo di presentare un regolare progetto e le eventuali autorizzazioni necessarie per l’esecuzione di questi lavori, dal momento che spesso si interviene in modo massiccio con demolizione di massi e taglio di alberi. Ci auguriamo che venga effettuata in seguito una nuova piantumazione, anche se non comprendiamo il taglio di alberi spontanei giovani e sani in una zona di interesse storico-naturalistico, che reca, inoltre, tracce di manufatti della Prima Guerra Mondiale”.