Coronavirus: tutte le linee guida della Provincia di Trento
Il presidente della Provincia autonoma di Trento ha firmato un documento indirizzato ai sindaci del Trentino con il quale si individuano le linee guida interpretative riferite al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri adottato il 4 marzo 2020, in tema di prescrizioni per contrastare il diffondersi del contagio da Coronavirus.
Sospensione di congressi, riunioni, meeting, eventi sociali in cui è coinvolto il personale sanitario o incaricato di svolgere servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità; differimento attività convegnistica o congressuale (comma 1 dell’articolo 1: lettera a) del DPCM)
Il provvedimento non si riferisce alle attività lavorative. Sono comunque ammessi gli incontri o le riunioni di ogni tipologia connessi all’esercizio di funzione pubblica e all’erogazione di servizi pubblici, rispettando la misura di mantenere, nei contatti sociali, una distanza tra le persone di almeno un metro (allegato 1 lett. d) del DPCM). Sono comunque ammessi gli incontri o le riunioni lavorative in ambito privato, sempre rispettando la stessa indicazione riguardo alla distanza. Rimangono aperti tutti gli uffici pubblici per i quali comunque rimane l’indicazione del rispetto delle misure igienico-sanitarie (allegato 1 del DPCM) come lavarsi spesso le mani (con la raccomandazione di mettere a disposizione nei luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche), evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, evitare abbracci e strette di mano, mantenere nei contatti sociali una distanza tra le persone di almeno un metro, starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie, evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri (in particolare durante l’attività sportiva) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce, non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico, pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol, usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.
Sospensione di manifestazioni, eventi, spettacoli svolti in luoghi che comportano un affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza tra le persone di almeno un metro (comma 1 dell’articolo 1: lettera b) del DPCM)
E’ ammesso lo svolgimento di tutte le iniziative e manifestazioni per le quali è possibile assicurare la distanza di almeno un metro tra i partecipanti (allegato 1 lett d) del DPCM).
Sospensione eventi sportivi (comma 1 dell’articolo 1: lettera c) del DPCM)
Gli eventi e le competizioni sportive devono svolgersi, tanto all’aperto, quanto al chiuso, senza la presenza di pubblico. Con riferimento alle associazioni sportive che sono tenute a disporre di personale medico, in base all’ordinamento vigente, si applica quanto previsto dal DPCM, in riferimento ai controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del COVID 19, con particolare riferimento alla necessità che tutte le persone coinvolte non presentino alcun sintomo di malattia, e, in particolare, febbre, tosse o congiuntivite. Analogamente, per tutte le altre associazioni che non sono tenute a disporre di personale medico e, in generale per lo svolgimento dello sport di base e delle attività motorie in genere, si ricorda l’importanza che tutte le persone coinvolte non presentino alcun sintomo di malattia, in particolare, febbre, tosse o congiuntivite.
Sospensione servizi educativi e attività didattiche (comma 1 dell’articolo 1: lettera d) del DPCM)
Per tutte le attività non sospese si applicano queste regole (allegato 1 del DPCM): lavarsi spesso le mani (con la raccomandazione di mettere a disposizione nei luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche), evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, evitare abbracci e strette di mano, mantenere nei contatti sociali una distanza tra le persone di almeno un metro, starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie, evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri (in particolare durante l’attività sportiva), non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce, non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico, pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol, usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.
Divieto di permanenza in sale d’attesa, accettazione e pronto soccorso (comma 1 dell’articolo 1: lettera l) del DPCM)
Le indicazioni relative alla permanenza nelle sale d’attesa dei dipartimenti d’emergenza e accettazione e dei pronto soccorso sono comunicate dal personale sanitario in servizio nel luogo d’accesso.
Accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e luoghi di degenza (comma 1 dell’articolo 1: lettera m) del DPCM)
Occorre limitare ad uno al giorno l’accesso di eventuali familiari, persone incaricate dell’assistenza individuale non dipendenti della struttura ospitante e visitatori. Va comunque escluso l’ingresso alle persone (familiari, assistenti, visitatori…) che provengono dalle zone individuate come a rischio, di cui allo specifico elenco nazionale, assicurandosi in particolare la verifica dell’assenza delle seguenti condizioni: 1. febbre; 2. tosse; 3. problemi di respiro; 4. frequentazione con un caso confermato o probabile di COVID -19.
Anziani, affetti da patologie croniche, con multimorbilità o con stati di immunodepressione (comma 1 dell’articolo 2: lettera b) del DPCM)
Si raccomanda di evitare gite e ritrovi.
Attività ricreative individuali, all’aperto o a domicilio (comma 1 dell’articolo 2: lettera e) del DPCM)
Si ricordano sempre le seguenti precauzioni (allegato 1 del DPCM): lavarsi spesso le mani (con la raccomandazione di mettere a disposizione nei luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche), evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, evitare abbracci e strette di mano, mantenere nei contatti sociali una distanza tra le persone di almeno un metro, starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie, evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri (in particolare durante l’attività sportiva), non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce, non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico, pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol, usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.
Sanificazione mezzi trasporto pubblico (comma 1 dell’articolo 2: lettera h) del DPCM)
Sui mezzi del trasporto pubblico locale su gomma, i circuiti di riscaldamento, condizionamento e ventilazione dovranno essere attivati al minimo indispensabile per limitare il ricircolo dell’aria interna. Ad ogni fermata della linea, effettuata per salita/discesa, così come ad ogni sosta prevista a capolinea, devono essere aperte tutte le porte dell’autobus per favorire la distribuzione più omogenea e il massimo distanziamento tra i passeggeri presenti a bordo. In via del tutto eccezionale, fino a revoca, viene sospesa, per il conducente, l’attività di controllo dei titoli di viaggio ai passeggeri in salita. Sui servizi extraurbani, ai fini di garantire un ricircolo dell’aria all’interno dell’autobus, qualora la corsa di linea (o trasferimento) svolta preveda un periodo di tempo di viaggio senza fermate superiore 15 minuti, l’autista dovrà individuare lungo il percorso un’idonea area (golfo di fermata o idonea generica piazzola) per effettuare, trascorso tale periodo e appena possibile, una fermata tecnica fuori della carreggiata di durata di un minuto. Durante tale sosta dovranno essere aperte tutte le porte dell’autobus e qualora la sosta venga effettuata in una piazzola generica (priva di fermata autorizzata) dovrà essere impedita la salita o discesa dall’autobus. Dovranno salire dalla porta anteriore gli utenti sprovvisti di biglietto per acquistarlo presso l’autista. Ogni autista avrà a disposizione un kit contente guanti, disinfettante lavamani e sacchetti di raccolta.
Ingressi dopo il soggiorno nelle zone a rischio (comma 1 dell’articolo 2: lettera i) del DPCM)
Con riferimento alla data definita con il “quattordicesimo giorno antecedente la pubblicazione del presente decreto”, si deve fare riferimento al giorno 18 febbraio 2020 compreso; le persone individuate alla lettera i) del DPCM devono comunicare la loro presenza al numero verde 800867388 appositamente istituito dalla Provincia, gli operatori inoltreranno la chiamata al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari.
Persona in sorveglianza e sintomi – i sanitari (comma 5 dell’articolo 2: lettera a) del DPCM)
Si avverte immediatamente il medico di sanità pubblica del dipartimento di prevenzione con il quale si è già in contatto per la sorveglianza.
Persona in sorveglianza e sintomi – permanenza nella stanza (comma 5 dell’articolo 2: lettera c) del DPCM)
Sarà cura del medico di sanità pubblica l’esecuzione di un tampone di conferma. Se il paziente non è in condizioni critiche resta presso la propria abitazione con appropriate indicazioni.
Aspetti rilevanti riferiti all’ambito socio – sanitario e socio-assistenziale:
– Le attività dei servizi domiciliari, diurni e residenziali socio-sanitari e socio-assistenziali, rivolti ad interni o esterni, proseguono con regolarità, nell’osservanza delle misure igienico sanitario previste;
– È raccomandato di non accedere ai servizi agli utenti che riferiscono sintomi di malattia respiratoria (quale ad esempio febbre, tosse, problemi di respiro) o congiuntivite;
– Occorre monitorare e modulare l’accesso con attenzione alla concentrazione delle persone in spazi limitati assicurando la distanza interpersonale di almeno un metro, la necessaria areazione degli ambienti ogni 45 minuti, prediligendo ove possibile le attività all’aperto e aumentando gli interventi di sanificazione;
– Va escluso l’ingresso alle persone (operatori, familiari, beneficiari del servizio, visitatori…) che provengono dalle zone individuate come a rischio di cui allo specifico elenco nazionale assicurandosi in particolare la verifica dell’assenza delle seguenti condizioni: 1. febbre; 2. tosse; 3. problemi di respiro; 4. congiuntivite; 5. frequentazione con un caso confermato o probabile di COVID -19:
– Per le strutture residenziali occorre limitare l’accesso di eventuali familiari o visitatori ad uno al giorno;
– La programmazione delle attività dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali, con riferimento ad uscite esterne, attività ludiche, ecc…, devono essere rimodulate sulla base delle indicazioni generali contenute in questa circolare;
– Per quanto riguarda la fruizione dei servizi (presenze / assenze) è applicata la disciplina in uso.