Coronavirus: dai cinesi amici di Expo Schuh 7000 mascherine a Riva del Garda
Una grande fornitura di mascherine di protezione è stata donata alla città di Riva del Garda da un collaboratore cinese di Expo Schuh.
«Si sa che trovare questi dispositivi oggi è molto difficile -spiega il sindaco- vista la richiesta enorme, a fronte di un’offerta largamente insufficiente e concentrata in poche aree geografiche extraeuropee. Grazie ai rapporti internazionali di Riva del Garda Fierecongressi contiamo di riceverne circa 7000, provenienti dalla Cina, grazie a un gesto di solidarietà indirizzato alla nostra città, provenienti dalla città di Xiamen, provincia del Fujian, che contribuiranno in maniera significativa ad assicurare i servizi essenziali proteggendo al meglio la popolazione e chi lavora in prima linea in questo momento di emergenza. A fare la donazione è stato Mr. Luo Xingping, presidente della L&C (Xiamen) Group, agenzia cinese che da anni collabora con Riva del Garda Fierecongressi nell’ambito di Expo Riva Schuh. Si tratta di 2000 dispositivi Ffp3 e di 5000 mascherine chirurgiche; la prima spedizione di 800 pezzi è giunta a destinazione martedì 24 marzo: 450 li abbiamo già consegnati alla casa di soggiorno (nella foto il momento della consegna), 150 andranno alla Polizia locale e 100 sono stati destinati ai dipendenti comunali in servizio. Per le rimanenti e per quelle che arriveranno abbiamo già avuto contatti per donarle in parte all’Apsp, siamo in attesa che arrivino a breve. Altre mascherine, circa 7000 ancora, dovrebbero arrivarci grazie alla collaborazione di un privato cittadino».
«Il gesto di solidarietà di Mr Luo Xingping merita un sentito ringraziamento -conclude il sindaco- a nome mio e di tutta la città di Riva del Garda, così come gli altri. Ogni aiuto ora è fondamentale, nonché stimolo per contrastare un nemico invisibile che purtroppo tocca da vicino anche la nostra città. Con l’occasione ringrazio tutti coloro impegnati in prima linea e raccomando ancora una volta ai cittadini di non di uscire di casa se non per assoluta necessità, osservando scrupolosamente le prescrizioni. Solo in questo modo, con l’impegno di tutti, con il necessario senso di responsabilità personale e collettiva, ci auguriamo il prima possibile di tornare alla normalità».