Coronavirus 7-4-2020: in Trentino 14 decessi, 125 nuovi casi e 62 guariti

Redazione07/04/20204min
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Sono complessivamente 3236 le persone che in Trentino hanno contratto il Coronavirus alla data di martedì 7 aprile. Nelle ultime 24 si sono registrati 14 decessi e 125 nuovi contagi, di cui 116 verificati con tampone, circa 800 quelli effettuati. Il totale delle persone decedute sale quindi a 244. I guariti sono oggi 62, che portano il totale a 342. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 78, una meno di ieri, 1658 contagiati sono alle cure domiciliari.
L’Alto Garda e Ledro conta, alla data di martedì 7 aprile, 598 contagiati da coronavirus e 69 decessi. Questo la suddivisione del totale dei casi, dei guariti e dei decessi per città:
Arco: 261 – 7 guariti – 25 decessi (oggi un uomo di 93 anni)
Drena: 11 – 1 guarito
Dro: 70 (+1) 4 guariti – 15 decessi (oggi un uomo di 96 anni)
Ledro: 137 (+1) – 5 guariti – 23 decessi
Nago Torbole: 9
Riva del Garda: 97 (+1) – 9 guariti – 5 decessi (oggi una donna di 82 anni)
Tenno: 13 – 1 decesso
In Trentino si contano, alla data di martedì 7 aprile, 3.236 contagi (2.650 gli attuali positivi), 342 guariti e 244 decessi.
“I numeri sono ancora, purtroppo, importanti, anche se si stanno stabilizzando – ha detto il presidente Fugatti – e l’aumento dei contagi è da attribuire, come detto nei giorni scorsi, all’incremento del numero dei tamponi che stiamo facendo, oggi 800. Questo anche grazie all’attività del CIBIO, che porterà nei prossimi giorni ad un’ulteriore crescita delle persone sottoposte a tampone, con una particolare attenzione alle RSA. Fra ieri e oggi, grazie alla collaborazione della Protezione civile – abbiamo distribuito circa 360 mila mascherine ai negozi di generi alimentari. Al riguardo ringrazio gli operatori delle catene commerciali – ha detto il presidente – per il grande sforzo che stanno mettendo in campo, in così breve tempo, per attuare queste nuove disposizioni”.

Il presidente Fugatti ha poi parlato della ripresa, la cosiddetta fase 2. “Certamente da parte nostra ci stiamo ragionando, ma conterà molto il parere della comunità scientifica. Non siamo certo sordi – ha detto – al grido di dolore che arriva dalle categorie economiche, ma dobbiamo tenere conto che le restrizioni fino ad ora introdotte hanno portato ad una stabilizzazione e ad un calo dei numeri del contagio. In ogni caso – ha chiarito Fugatti – la ripresa non ci riporterà da subito alla situazione precedente allo scoppio della pandemia. Lo faremo – ha concluso – ma con criteri molto rigidi”. Il presidente ha poi riferito di aver chiesto al Commissariato del Governo di intensificare i controlli nei giorni di Pasqua sulle seconde case e ha lanciato un appello ai trentini. “Se notate delle speculazioni sui prezzi delle mascherine segnalatele alle forze dell’ordine, perché evidentemente è una cosa inaccettabile”.
Paolo Bordon, direttore dell’Azienda sanitaria, rispondendo alle domande dei giornalisti ha evidenziato che il personale sanitario colpito dal virus si attesta su un dato pari al 5,95% del totale, una percentuale inferiore rispetto a molte altre realtà italiane. “Sul fronte della terapia intensiva – ha detto poi – avvertiamo dei segnali di miglioramento, la pressione è in diminuzione e questo ci porta a dire che il picco su questo reparto è passato”.

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