Coronavirus 4-4-2020: 6 morti e 95 nuovi contagi in Trentino

Fabio Galas04/04/20204min
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Nella giornata di sabato 4 aprile si sono registrati in Trentino 6 decessi, 95 i nuovi contagi, di cui 89 con il tampone: un dato ancora alto ma stabile. I tamponi effettuati sono stati circa 750. Le positività riscontrate dall’inizio dell’emergenza sono in tutto 2984. 81 attualmente le persone in terapia intensiva. In questi giorni il numero dei contagiati rispetto al numero dei tamponi eseguiti si sta riducendo: attualmente la percentuale è di circa un 15,8%, rispetto al 40% e oltre di qualche tempo fa.
“Ciò non vuol dire che le cose debbano cambiare – ha detto il presidente Maurizio Fugatti – Ringrazio a questo proposito tutti i trentini che stanno rispettando le regole; se usciremo da questo momento difficile sarà per merito loro. Oggi è stata una bella giornata, ma vi chiedo di avere la pazienza di rimanere ancora a casa. I nostri nonni dovevano andare al fronte nelle giornate di primavera, noi invece dobbiamo solo restare a casa”.
L’Alto Garda e Ledro conta, alla data di sabato 4 aprile, 609 contagiati da coronavirus e 62 decessi. Questo la suddivisione del totale dei casi, dei decessi e dei guariti per città:
Arco: 299 (+2) – 21 decessi – 5 guariti
Drena: 6 -1 guarito
Dro: 71 – 13 decessi – 2 guariti
Ledro: 135 – 23 decessi – 4 guariti
Riva del Garda: 84 (+2) – 4 decessi – 6 dimessi
Nago Torbole: 5
Tenno: 9 – 1 decesso
Durante una video conferenza, fatta assieme agli altri presidenti delle Regioni ed al presidente del Consiglio, abbiamo riportato la nostra volontà di sperimentare il test sierologico per certificare l’eventuale immunità in una parte della popolazione. La comunità scientifica non ha ancora espresso una opinione definitiva su questa patente di immunità. Ma noi abbiamo deciso di procedere lo stesso e siamo quindi fra quei territori che faranno da apripista”. Attualmente, ha spiegato Antonio Ferro, direttore del Dipartimento prevenzione dell’Apss, il test sierologico viene effettuato assieme al tampone, per verificarne l’affidabilità, e seguendo le linee indicate dall’Istituto superiore di sanità.
Per il momento, questo percorso sperimentale è stato avviato sui 5 Comuni del Trentino dove si è registrata la maggiore percentuale dei contagi: Vermiglio, Canazei, Campitello di Fassa, Borgo Chiese e Pieve di Bono-Prezzo. Sempre in questi comuni sono aumentati i controlli riguardanti la mobilità.
“Sono stati raccolti finora con le donazioni spontanee oltre 6 milioni di euro” ha ricordato invece l’assessore Stefania Segnana, che ha ricordato anche come siano in arrivo da fuori provincia 4 infermieri e infermiere volontarie che daranno una mano al personale delle nostre strutture sanitarie e Rsa. L’assessore ha inoltre riferito che la bambina di 5 anni del primiero che è risultata contagiata nel frattempo è tornata a casa e in questo momento risulta quindi ricoverata a domicilio.
Pierpaolo Benetollo, direttore sanitario dell’Apss, ha parlato di dispositivi di protezione individuali. La loro scarsità è nota. Ancora ieri, è stato organizzato un trasporto di materiale – oltre 100 scatoloni di dispositivi – da Assisi, giunto in aereo all’aeroporto di Mattarello. I dpi sono stati immediatamente distribuiti ai personale medico-sanitario. Un ringraziamento dall’Apss anche alle Forze armate e in particolare al Comando truppe alpine regionale che ha collaborato in varie fasi dell’operazione.

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