Con la Capriolo dalla Busa a Base Tuono
Si è svolto domenica 25 giugno il 24° raduno degli appassionati della moto Capriolo, nata nei primi anni ’50 dalla mente del pioniere dell’aeronautica Gianni Caproni.
Partenza da Massone d’Arco, da Casa Caproni nell’omonima Piazza dove il “Registro Storico Capriolo” ha organizzato anche quest’anno il Raduno internazionale della blasonata piccola cilindrata con l’inconfondibile scudo raffigurante un capriolo scattante tra le montagne trentine
Era il 1952 quando ad Arco nacque questa moto leggera che oggi ancora viene guidata, ammirata e amata da una folta comunità di appassionati che hanno in comune l’amore per le linee aerodinamiche del telaio e per i 4 tempi del suo motore che oggi in molti hanno ascoltato al loro passaggio sulle strade del Trentino.
Dopo il saluto del sindaco di Arco Alessandro Betta e dell’assessore alla cultura Guido Trebo, il presidente del “Registro” Franco Nardelli ha dato il via ai 18 mezzi in direzione di Mori, Isera, Nomi, Calliano e Dietro Beseno per dirigersi verso Folgaria. 1500 metri di dislivello, lungo curve e rettilinei infuocati dal sole di questa calda domenica di giugno. Il ritmo già faceva sospirare i motori dove il più giovane aveva 60 anni, quindi qualche fumata e qualche spintarella di incoraggiamento si è vista, ma poi sono arrivati tutti a Base Tuono, in tempo per la visita della interessante e pacifica panoramica tra missili e radio stazioni dei tempi di guerra.
Foto di rito e poi tutti a Serrada “futurista”, amatissima da Fortunato Depero, dove il momento conviviale e le premiazioni sono state altrettanto amate dai Capriolisti e accompagnatori provenienti anche da Austria, Germania, Roma, Napoli e Milano. Appassionati che hanno partecipato all’evento internazionale e, soprattutto, con il dovere di tramandare la memoria di questo gioiellino su due ruote con leggerezza e divertimento.