Con il nuovo Hotel Arco anche 30 appartamenti, parco, ponte ciclabile e tanto altro
“Sarà una nuova porta d’ingresso alla città di Arco, più moderna e accattivante”. Paolo Signoretti, amministratore delegato e socio della società Arco.RE. Srl insieme a Heinz Peter Hager, non vede l’ora di avviare il cantiere per rigenerare l’ex Hotel Arco. Un investimento che oscilla fra i 15 e i 20 milioni di Euro, che attende solo il via libera alla seconda adozione della Variante presentata dal Comune di Arco: “Sarà un Active Sport Hotel, di qualità, sarà fichissimo a livello architettonico, pensato per la sostenibilità e per la massima efficienza energetica, che sfrutterà l’uso misto del legno con il cemento – illustra a La Busa – Siamo soddisfatti della collaborazione con il Comune di Arco, ora siamo arrivati al dunque, speriamo che tutti facciano quello che devono fare e si arrivi al traguardo prima possibile”.
I primi passi
“Con la nostra società, io e Hager abbiamo acquistato l’hotel Arco qualche anno fa, quindi nel 2019 abbiamo avviato un iter di confronto con il Comune di Arco, sviluppando con loro un’idea di masterplan e di rifunzionalizzazione dell’area, in termini turistici e in termini residenziali, ma non per il tempo libero e le vacanze, vista anche la sensibilità e l’attenzione che si presta ora sulle prime e le seconde case”
Il progetto di rigenerazione urbana
“Con il Comune di Arco abbiamo sviluppato l’idea di costruire un nuovo parco per la città di Arco che si affaccia sul fiume. Nella logica di rigenerare non solo la nostra area ma per permettere di sistemare anche la porta d’accesso alla città che, purtroppo, pur essendo quella principale, oggi non sta in buone condizioni. Allora abbiamo proposto interventi su piazza Italia, un nuovo collegamento al ponte di Arco, aggiungendo una nuova pista ciclo-pedonale sull’argine del fiume, andando a acquistare la aree per realizzare questo collegamento, così da procedere spediti una volta ottenuta l’approvazione”
Il vincolo residenziale
“Dal punto di vista urbanistico, fatto l’accordo di programma con il Comune di Arco, firmato nel 2022, abbiamo portato il progetto in Provincia che ci ha fatto alcune osservazioni, alle quali noi abbiamo meglio specificato cosa intendevamo per prime case, per residenza ordinaria. Sul 30% delle case noi abbiamo messo un vincolo di residenzialità, cosa che ad Arco non c’è mai stata, proprio perché non sono case per affitti brevi. Saranno 25/30 appartamenti destinati solo per chi cerca casa, vista anche l’emergenza abitativa che abbiamo in zona. L’attività turistica invece sarà effettuata solo nel nostro hotel, andremo a realizzare una quarantina di camere, forse 45, con la possibilità di avere delle suite”
Albergo green
“È stato pensato per gli sportivi, flessibile, funzionale, con tutti gli elementi per chi va ad arrampicare o va in bicicletta, ci sarà anche un’officina attrezzata per le bici. Alcune camere saranno personalizzate e tutte saranno digitalizzate, dal check-in alla prenotazione dei servizi. Per le colazioni ci sarà un piccolo bistrot, affacciato sul fiume, sarà una zona molto piacevole, che si potrà sfruttare anche per aperitivi o veloci lunch. Situazioni che oggi si possono trovare in centro ad Arco, ma in quella zona mancano”
I collegamenti
“Sarà una nuova porta d’ingresso alla città, moderna e accattivante. Sarà collegata al centro città con una nuova passerella e una pista ciclopedonale. Noi contribuiamo con 200 mila euro per la nuova passerella sul fiume che dovrà essere funzionale, non come quella di oggi, chiusa, fatta di vecchie assi di legno. Tutto dovrà essere adeguato alla rigenerazione di quella zona della città, oggi un po’ dimenticata. Basta guardare i muretti gialli scrostati o la fermata degli autobus di linea…”
Controlli statici
“Per quanto riguarda il ponte storico di Arco, prima di costruire le nuove passerelle, abbiamo consigliato anche di fare una serie di controlli statici, approfondimenti tecnici necessari per capire le condizioni del manufatto, che sta lì da 500 anni, prima di fare progetti o prima di attaccare nuove ciclabili.”
Tempistiche
“Il progetto di rigenerazione urbana di Mogno purtroppo subisce i ritardi dell’amministrazione, probabilmente verrà prima approvata la Variante 13 bis della fascia lago di Riva. Qui ad Arco siamo partiti molto prima, nel 2019, ma credo che a settembre la Giunta Provinciale non riuscirà ad approvare la variante. Verosimilmente, a ottobre avremo in mano la delibera provinciale, a quel punto noi potremo presentare il progetto ormai pronto, sia per la parte turistica sia per la parte residenziale sia per la parte pubblica”.
Inizio lavori
“Nel secondo semestre 2026 cominceremo con la realizzazione degli edifici, ma nel frattempo daremo il via alla preparazione dell’area e alle demolizioni. L’ex Hotel Arco sarà raso al suolo completamente. Non ci sono vincoli architettonici”.
Il nome
“Non è stato ancora scelto, c’è tempo”
Presentazione pubblica del progetto
“Assolutamente sì, quando avremo tutte le carte a posto”
La firma del nuovo Active Hotel
“Il progettista per la fase urbanistica, Beppo Toffolon, ha collaborato durante la realizzazione del masterplan. Successivamente abbiamo fatto un concorso d’idee per scegliere il progettista finale. Abbiamo invitato quattro studi di architettura del Trentino Alto Adige. Alla fine ha vinto l’architetto Brunella Avi dello Studio Krej di Ala. Sarà un albergo fichissimo”.