Comunali: “Progetto per un’Arco Autonoma” presenta il candidato sindaco Ottobre
Mauro Ottobre, il candidato sindaco di “Progetto per un’Arco Autonoma”, 50 anni, il più giovane in campo per le prossime Comunali del 4 maggio, sabato 1 marzo si è presentato ufficialmente, accompagnato da una nutrita delegazione di rappresentanti delle liste civiche che lo supportano. “Non siamo né di destra, né di sinistra, le posizioni politiche non ci interessano”. Teatro della prima uscita pubblica uno dei 18 edifici pubblici fatiscenti, in stato di completo abbandono: l’area ex oratorio di via della Cinta. Lì, dove la coalizione di Ottobre, in caso di elezione, vorrebbe realizzare il museo “Casa Caproni”, attraverso un partenariato pubblico/privato (PPP).
“Il nostro non è un progetto ideologico – ha spiegato – l’ho ribadito più volte, il nostro assomiglia al modello più dinamico dell’Alto Adige, dove più di cento comuni sono governati da una sola lista, che rappresenta la molteplicità della cittadinanza, in tutte le sue sfaccettature”. Pur essendo l’ultima coalizione scesa in campo, Ottobre precisa che si tratta di una scelta temporale dettata dalla rosa dei candidati. Dal più giovane, di 19 anni, Leonardo Penasa, alle persone impegnate nel sociale e nelle attività economiche e produttive di Arco. “Sono tutte persone che hanno voglia di dire Basta! Ché Arco deve ritornare una città elegante, come è sempre stata”. Oggi, per il candidato sindaco Ottobre (ma non solo), i più bei edifici storici della città, memoria del florido periodo asburgico, versano in condizioni deprecabili. “La Provincia dovrà fare un tavolo di concertazione con noi, prima di mettere mano agli edifici, per una nuova rigenerazione urbana”, ha precisato Ottobre. “Un patto sociale con tutta la nostra comunità, che non deve essere più divisa, per venire incontro alle tante esigenze – ha spiegato – siamo in piena emergenza casa, per la mancanza di case in affitto, sia per le nostre famiglie, sia per i medici dell’ospedale che non trovano alloggi e sono costretti ad andare via. Dobbiamo soddisfare immediatamente queste priorità. I tempi dell’amministrazione non sono abbastanza veloci a rispondere alle esigenze della comunità e delle nostre attività economiche”.
“Servono riforme – ha tuonato Ottobre – Anche all’interno della stessa macchina burocratica. Anche fra i dirigenti comunali, che sono nominati dal sindaco. Servono nuovi dirigenti. Dobbiamo cambiare, per aprire una nuova fase nella nostra comunità”.
“Noi siamo nuovi, rispetto agli altri, perché le altre tre coalizioni sono composte da ex amministratori comunali, con competenze importanti – ha spiegato – io sono stato assessore al cantiere comunale, mi chiamavano ‘l’assessore delle buche’, ma finché sono rimasto in carica, fino al 2008, Arco non era in queste condizioni. Arco era tenuta bene, con lettere di complimenti degli ospiti”. Facile il paragone con la città di Riva, che negli ultimi quattro e mezzo di governo di centro-destra autonomista, ha cambiato faccia, realizzando importanti cantieri.
Vigili di quartiere: un altro tema di discontinuità rispetto al passato. “Noi vogliamo riportare il Comando ad Arco, con 21 vigili urbani fissi più gli stagionali – ha detto Ottobre – non vogliamo poliziotti, ma vigili di quartiere”, ricordando poi nomi del passato, Fedrizzi, Dodo Corradini, Juretig, Viola: “Li conoscevi di persona, ci potevi parlare, rispetto al poliziotto di oggi, ormai una figura troppo distaccata”.
Grande importanza anche ai temi sociali, alle problematiche giovanili, al recupero dell’ex ospedale: “Chiederemo la delega alla Provincia e ci assumeremo gli oneri della sua demolizione per costruire un grande parco, per restituirlo alla cittadinanza”.
A Villa Angerer la coalizione civica di Ottobre intende realizzare “il primo centro studi sull’Euregio, con gli studenti delle tre città Trento, Bolzano, Innsbruck, per creare i nuovi cittadini europei, perché questa Europa ci spaventa, pensa solo a fare la guerra, non alla diplomazia, alla Pace, l’Europa non è nata per arricchirsi con la vendita delle armi”.
Tante nuove sfide per il prossimo futuro. Arco deve tornare ad essere “Felix”, città dell’unione, centrale nell’Europa. “Per troppi anni siamo stati scaricati dalla Provincia, dobbiamo tornare ad essere centrali – ha concluso Ottobre – dobbiamo portare Arco fuori dallo stallo, di questo modo di fare politica che a noi non piace. Il nostro modello è quello dell’Alto Adige, dove c’è ordine e pulizia”. Soprattutto, “mettere a posto tutti quei campeggiatori abusivi, nei pressi delle falesie o al Bosco Caproni – ha puntualizzato – Va bene il turismo, è un indotto importante, ma servono regole più precise e servizi, perché altrimenti crea solo disagi per la nostra comunità”.