Collegamento Storo – Valle di Ledro, il primo lotto pronto nel 2025
Poco più di 965 metri, 5 milioni di Euro, il progetto definitivo entro l’anno, l’appalto nel 2024 e i lavori nel corso del 2025. Sono i numeri del “bypass” che, in un paio di anni, toglierà dal centro di Storo il traffico pesante, oltre a rendere più sicuro l’abitato urbano. Ad illustrare il progetto, nella serata di lunedì 22 maggio, c’era il presidente Maurizio Fugatti, affiancato dal dirigente generale dell”APOP – l’Agenzia provinciale per le opere pubbliche, Mario Monaco. Presenti il sindaco Nicola Zontini e il presidente della Comunità delle Giudicarie Giorgio Butterini, sindaci e amministratori locali, rappresenti delle forze dell’ordine, fra cui il comandante della polizia locale Stefano Bertuzzi, nonché esponenti delle attività economiche e delle tante realtà pubbliche e private della valle.
“Se vogliamo che le attività produttive rimangano in montagna e continuino a creare ricchezza, economia, lavoro e che le nostre valli rimangano popolate, sono indispensabili servizi e infrastrutture adeguate. Il bypass di Storo rientra a pieno titolo in questo percorso, nasce da una precisa richiesta del territorio”. Sono state queste le parole del presidente Fugatti, che ha spiegato come la bretella di collegamento con la val d’Ampola verrà realizzata per lotti e quello presentato era il primo. In conseguenza del finanziamento concesso dallo Stato, dovrà sottostare a una tempistica stringente.
Il comandante Bertuzzi ha presentato i dati della circolazione, ricordando che lo scorso anno a marzo a Storo si sono registrati circa 1500 veicoli al giorno, che salgono a 1800 nel mese di maggio, di questi circa il 30% sono da riferirsi ai mezzi pesanti, più dell’80% non rispetta il limite dei 50 km all’ora.
Nel dettaglio sarà realizzato un tratto di viabilità che collega la strada provinciale 69 nel tratto a nord della zona industriale del centro giudicariese con la statale 240 in località Ampola. La strada si svilupperà per 965 metri in adiacenza all’argine del torrente Palvico, in modo da utilizzare meno suolo possibile; l’innesto sulla statale 240 e sulla provinciale 89 avverrà tramite due rotatorie. Nella zona interessata dalla nuova viabilità si trova la Cappella sussidiaria dei Morti, intitolata anche a San Maurizio: la chiesetta, con la supervisione della Soprintendenza per i beni culturali, verrà inserita nel contesto dell’opera.