COLDIRETTI, SERIA PREOCCUPAZIONE PER LE AREE AGRICOLE
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La terra, chi la coltiva per produrre cibo alza per bocca di Coldiretti un grido d’allarme: “se si va avanti così di zone agricole ne resteranno ben poche”. La Coldiretti Alto Garda e Ledro punta il dito contro le troppe concessioni alla cementificazione, colpevole” di sottrarre sempre più zone dedicate alla coltivazione. Quella del famoso broccolo di Torbole, ad esempio, che in via Strada Granda si è visto sottrarre una delle zone maggiormente coltivate con questo ortaggio.
Il presidente Coldiretti Alto Garda e Ledro e Romano Calzà, il presidente della Coldiretti Dro Daniele Santoni, quest’ultimo anche delegato di zona dei giovani agricoltori sollecitano le amministrazioni comunali ad essere più attente quando concedono aree edificabili. “Non vogliamo bloccare l’edilizia – sottolineano però i due esponenti della Coldiretti – solamente chiediamo maggior attenzione ai politici verso questo tema, La crescente mancanza di terreno agricolo ci preoccupa, unitamente al fatto che oltre il 70% del terreno è di proprietà di non agricoltori, i quali non aspettano altro che cambi la destinazione d’uso per ottenere un maggior profitto dalla vendita, il quadro che ne deriva è allarmante”.
Tra gli ultimi esempi di terreno che andrà a sparire i due esponenti evidenziano la futura rotatoria per l’accesso a Via S. Isidoro (lotto Loppio Busa), specificando che per coltivazioni, ad esempio sempre inerenti il broccolo di Torbole, servono almeno spazi di circa 5 ettari, con affitti che oggi sono valutati in 5/6.000 euro ad ettaro di terreno coltivabile. Insomma, serve una seria pianificazione territoriale che dia maggior attenzione alle coltivazioni agricole.