Ciclovia del Garda, si protesta in Provincia

Redazione20/12/20233min
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La recente frana della scogliera caduta nel Garda tra Campione e Limone ha ridestato le preoccupazioni sulla sicurezza da parte degli ambientalisti che si esprimono nettamente contrari al passaggio della ciclabile in alcuni tratti a picco sul lago.
Il Coordinamento Interregionale per la Tutela del Garda ha organizzato un sit-in per venerdì 22 dicembre alle 11 di mattina sotto il Palazzo della Provincia a Trento per chiedere la sospensione del progetto della Ciclovia del Garda e del suo ripensamento alla luce dell’imponente crollo di roccia avvenuto il 16 dicembre 2023 a sud di Limone.
“La sponda settentrionale del lago di Garda – scrive il coordinamento in una nota – è caratterizzato da alte falesie molto fratturate che costituiscono un grande pericolo per i futuri utenti della ciclovia per i quali non sarà mai possibile garantire la sicurezza. Le opere di difesa progettate sono insufficienti a proteggere da crolli di media portata, tanto più da frane di grosso volume, mai escludibili, anche per l’aggravarsi dei fenomeni meteorologici dovuti al cambiamento climatico”.
Il Coordinamento chiede all’Amministrazione provinciale di recedere dalla progettazione ed esecuzione dei lotti appaltati ed indica l’utilizzo dei battelli l’unica alternativa al progetto a loro dire insostenibile da tutti i punti di vista.
Sul tema si esprime anche il “Gruppo Onda Alto Garda e Ledro”.
“La grande frana che si è staccata dalle pendici della montagna presso la forra di Tremosine – scrive il Movimento politico un una nota – e le precedenti a volte ben più gravi sono l’indicatore chiaro di una forte instabilità di quelle conformazioni rocciose. Il pensiero corre naturalmente al progetto della ciclovia che ostinatamente si vuole portare avanti nonostante i continui avvertimenti che la natura ci manda.
Investire milioni di Euro per collegare Limone a Malcesine con una ciclovia larga quasi 5 metri sospesa sopra il lago su versanti così instabili forse non è una grande idea. Una pensilina proteggerà famiglie e bambini dal ghiaino leggero, ma sicuramente non da frane come quelle che per ben due volte si sono staccate negli ultimi due mesi.
Versanti così belli, simili a quelli della costiera amalfitana, forse meriterebbero una attenzione paesaggistica maggiore se non altro proprio per garantire quel turismo di qualità per il quale si invoca la ciclovia.
Un’alternativa assolutamente competitiva esiste già e si chiama battello, come espressamente richiamato in numerosi studi tecnici precedenti e che questa è già un’opzione abbastanza gettonata proprio da quel target turistico.
Vogliamo realizzare un’opera seria per gli amanti della bicicletta? Allora progettiamo e finanziamo l’Alta Via del Garda, con affacci mozzafiato sul lago, oltretutto col vantaggio di portare turismo in paesi e luoghi a rischio spopolamento”.

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