Ciclovia del Garda: la storia e le immagini del progetto

Nicola Filippi30/03/20244min
Comunità Alto Garda E Ledro
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La storia della Ciclovia del Garda ha più di dieci anni e oggi è argomento di accese discussioni, fra chi apprezza il progetto e chi invece preferisce altre forme di trasporto dolce sul lago. “La Busa” oggi è in grado di mostrare le immagini a corredo dell’importante opera di collegamento della parte ovest fra la Provincia Autonoma di Trento e le Regioni Veneto e Lombardia che, “una volta conclusa, rappresenterà – ricordando le recenti parole del governatore Maurizio Fugatti – un valore aggiunto e un punto di attrattività per l’intero Trentino”. Opera ingegneristica assoluta – “con soluzioni caratterizzate dalla massima sostenibilità” ha spiegato il geologo Claudio Valle – è “sponsorizzata” dalla giunta Santi.
Le prime valutazioni e studi di fattibilità del progetto risalgono al 2012. Nel 2016 viene firmato il protocollo fra Provincia e Regioni per realizzare la ciclovia turistica “Garda By Bike”, atto d’intesa che viene nuovamente firmato nel 2019 per realizzare la “Ciclovia del Garda”. Ed ecco i dettagli dell’opera.
UF1.2
Il tracciato UF1.2 ricalca quanto previsto nei primi progetti, datati 2012 e i successivi sviluppi progettuali dal 2017 al 2021. Si tratta del tratto “Sottopasso del Ponale – Galleria Orione”, che prevede il passaggio in due gallerie naturali e la costruzione di una galleria artificiale. L’Unità Funzionale consente il raggiungimento della spiaggia dello “Sperone” che con l’intervento verrà riqualificata. Tramite la realizzazione del collegamento con la “tagliata del Ponale” sarà possibile raggiungere il soprastante sentiero del Ponale.
UF2
Il tratto UF2, dalla galleria Orione alla foce del Ponale, prevede il passaggio sotto una galleria naturale esistente, in una galleria naturale di nuova costruzione, dentro una galleria artificiale di nuova costruzione e passaggi in nicchia. L’Unità Funzionale ha inizio in corrispondenza della spiaggia dello Sperone e arriva alla Foce del Ponale, in corrispondenza della Casa della Trota. La proposta progettuale prevede il recupero dei relitti stradali con la definizione di alcuni tratti in galleria naturale e artificiale. Il tratto è lungo circa 1 chilometro.
UF3
L’Unità Funzionale 3 conduce dalla Foce Ponale al confine con la Regione Lombardia. Il suo tracciato è stato suddiviso in 4 sottounità, esse stesse funzionali. Eccole, nel dettaglio.
La UF3.1 è costituita dal tratto che dal confine con la Regione Lombardia giunge nei pressi della galleria Limniadi: è un ponte/passerella ciclopedonale su due campate di circa 50 metri l’una.
La UF3.2 è composta dal segmento che dalla galleria Limniadi arriva alla località Gola in prossimità del “Pierwindsurf”: sarà allargata la galleria naturale esistente e la pista sarà costruita ai piedi del monte, divisa dalla SS45 bis con barriere di sicurezza ad alto assorbimento.
La UF3.3 si estende dalla località Gola fino alla galleria dei Titani. Infine la UF3.4 va dalla galleria dei Titani fino alla foce del Ponale: anche in questo tratto, la galleria naturale sarà allargata per permettere il passaggio della ciclabile, che correrà accanto alla Gardesana Occidentale.
Il costo complessivo, al netto delle opere di mitigazione, è pari a quasi 66 milioni, mentre le opere di mitigazione costeranno attorno agli 11 milioni e mezzo.

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