Ciclabile del Garda: “Quale il suo impatto ambientale?”
Giovedì 27 luglio il Consiglio Comunale ha approvato il finanziamento dell’Accordo di programma (percorso ciclabile Garda by bike, riqualificazione Ponale, acquisto natante VVFF).
Unica voce contraria quella del Movimento 5 Stelle che denuncia la mancata partecipazione e la rinuncia a porre qualsiasi protezione sull’impatto ambientale per quello che riguarda la Ciclabile e la Ponale.
“Non siamo contro a questi progetti – dicono i consiglieri Prada e Matteotti – ma solamente a come sono stati imposti e come si vogliano realizzare. Siamo d’accordo con l’idea di collegamento ciclabile. Ma fare un collegamento non vuol dire necessariamente realizzare una pista ciclabile. Soprattutto nei tratti dove non è possibile garantire la sicurezza dalla caduta delle frane (cioè da Riva fino al confine con Limone, nella zona tra Tempesta e Campagnola e nella zona di Toscolano). In questi tratti si può anche ricorrere al trasporto dei ciclisti con navette su strada o sul lago come d’altronde è già stato ipotizzato anche dalla regione Lombardia proprio per la zona di Toscolano. Con semplice buon senso si può capire bene che risulta complicato e costoso realizzare e mantenere una pista ciclabile in zone esposte alla caduta di massi e frane da quote che arrivano fino a 400 m. Le migliori reti paramassi oggi in commercio fanno fatica a trattenere massi di qualche metro cubo in caduta da quelle altezze. Si dovrebbero costruire enormi protezioni con strutture ad alta deformazione che per funzionare bene avrebbero bisogno di occupare ampi spazi di ingombro (20-30 m) generando purtroppo gravi danni permanenti per le demolizioni e gli ancoraggi ed imponenti impatti sull’ambiente ed anche sul paesaggio rendendo l’opera visibile a chilometri di distanza. Come appare dai documenti ufficiali presentati, in alcuni tratti le opere di fondazione previste sono a pochi centimetri dal livello del lago. La conseguenza sarebbe quella di distruggere e cementificare rive naturali mai toccate dall’uomo soprattutto in zone delicatissime come la riserva Val di Gola e la spiaggia dello Sperone.
Ancora più incredibile è la soluzione ipotizzata nel passare nella zona della cascata del Ponale. Qui è stata proposta una pensilina (non è chiaro se su plinti o galleggianti) che passa a mezz’aria davanti ad un ambiente naturale e paesaggio storici tra i più belli e fotografati del Lago di Garda. Come consiglieri del MoVimento 5 Stelle abbiamo chiesto (con un Ordine del giorno e due emendamenti) di porre serie garanzie a protezione della riserva comunale della Val di Gola, della cascata del Ponale, della spiaggia di Sperone e di tutte le aree poste sotto il livello della Gardesana.
Per quanto riguarda il sentiero della Ponale abbiamo proposto che si facessero solo interventi di manutenzione del fondo stradale, dei parapetti e delle opere di protezione oggi esistenti con l’eventuale sostituzione di quelle danneggiate o non più efficienti.
Abbiamo anche richiesto di riaprire il percorso partecipativo per la scelta degli argomenti e dei progetti da portare a finanziamento nel Fondo Strategico Territoriale garantendo la conformità del procedimento alla LP 3/2006 e prevedendo la possibilità di presentare nuove proposte più attinenti e conformi ai criteri del fondo (come a titolo di esempio: la rinaturazione dei torrenti Albola, Varone e rio Galanzana in zona fascia a lago, ecc)”.