Ciak ad Arco per le riprese del film sulla storia di Roberto Baggio
Si svolgono anche ad Arco le riprese del film «Il Divin Codino», la storia Roberto Baggio, il grande campione di un calcio romantico che al giorno d’oggi sa di archeologia. La sua vita sportiva diventa una pellicola diretta da Letizia Lamartire ed avrà una diffusione sulla piattaforma Netflix nel 2021 e l’anno successivo su Canale 5. A interpretare Roberto Baggio – sesto di otto figli cresciuto nella campagna veneta – sarà il giovane attore Andrea Arcangeli, volto già noto: ha recitato da co-protagonista in Startup di D’Alatri, è stato il figlio di Luciana Littizzetto nella serie TV Fuoriclasse 2 e 3, ha lavorato a teatro e nella fiction Rai 2 Il Paradiso delle signore e presto lo vedremo su SKY con la serie Romulus.
Da sabato 19 a martedì 22 settembre in via Pomerio ad Arco si installeranno tutti i mezzi della produzione, mentre le riprese si svolgeranno nei dintorni e all’interno del campo sportivo.
Il film racconterà i 22 anni della lunga carriera di Baggio, dagli inizi a Vicenza, agli anni di Firenze e al passaggio alla Juventus che nell’estate del 1990 scatenò una vera e propria rivolta popolare nel capoluogo toscano. Verranno poi le annate nella provincia, prima a Bologna e quindi a Brescia, dove il Divin Codino seppe lasciare tracce indelebili della sua infinita classe. Baggio è stato un “poeta” che ha scritto pagine memorabili nella storia del calcio, amato anche per la capacità di «essere normale», anche fuori dallo stadio.
Le riprese del “Divin Codino” si svolgono anche nella nostra provincia grazie alla “Trentino Film Commission”, una decisione che ha scatenato polemiche in Veneto sulla location – per un vicentino doc come Baggio – per chi sognava di vedere in TV le immagini del paese natio, Caldogno, e lo stadio dove appena quindicenne ha mosso i primi passi, il Menti di Vicenza. «Sono un po’ arrabbiato – ha detto al “Corriere” il responsabile di Vicenza Film Commission, Vladimiro Riva – non si capisce perché la storia di un campione del nostro territorio debba essere girata in Trentino. Mi sarebbe piaciuto fosse stata ambientata qui nella sua terra, dove Roberto è nato e cresciuto».