“Ci sto? Affare Fatica!”, a Dro i giovani danno lezione di civiltà

C’è chi dice che i giovani non abbiano voglia di fare fatica. A Dro, in questi giorni, si sta dimostrando il contrario. Con entusiasmo, energia e senso civico, un gruppo di ragazze e ragazzi ha deciso di dedicare parte della propria estate a un progetto dal nome emblematico: “Ci sto? Affare Fatica!”, promosso in collaborazione con l’Associazione Giovani Arco.
Un’iniziativa concreta, semplice quanto potente: rimboccarsi le maniche, scendere in strada, pulire, sistemare, prendersi cura del proprio paese. Perché il bene pubblico, si sa, è di tutti – ma troppo spesso ce ne dimentichiamo.
L’impegno dei giovani, lo sguardo lucido sui grandi
È proprio questo il cuore del messaggio che arriva dai ragazzi: la cittadinanza attiva non è solo un esercizio giovanile, ma un dovere collettivo. Mentre raccolgono cartacce, sistemano aiuole e ripuliscono angoli dimenticati del paese, emerge con chiarezza un’amara verità: molto dello sporco che trovano è il risultato dell’incuria (anche) degli adulti.
“Dalle parole di ognuno e ognuna di loro – ha scritto oggi la sindaca di Dro, Ginetta Santoni, in un post accorato e orgoglioso – capiamo che anche gli adulti devono mantenere e tutelare il bene pubblico, non solo i ragazzi e le ragazze che vivono il territorio. Un messaggio importante vogliono darci: se vogliamo un paese pulito, lasciamolo pulito!”
Un progetto che semina responsabilità
“Ci sto? Affare Fatica!” è più di un semplice laboratorio estivo. È una scuola di vita all’aria aperta, dove si impara il rispetto per gli spazi comuni, il valore del lavoro manuale, l’importanza della collaborazione tra generazioni. È anche un modo per costruire relazioni nuove, per sentirsi parte attiva e necessaria della comunità.
Il merito non è solo dei giovani: accanto a loro ci sono volontari adulti, figure esperte e appassionate, che trasmettono conoscenze pratiche e valori civici. Insegnano come tutelare e mantenere il bene comune. Ma soprattutto, ascoltano i ragazzi. Perché da loro, oggi, arriva una lezione che tutti dovremmo imparare.
Il futuro parte da qui
In un tempo in cui si parla spesso di senso civico in crisi, di giovani “distratti” e di adulti “sfiduciati”, Dro ci regala un’immagine diversa. Un piccolo paese che guarda avanti partendo da gesti semplici: pulire una panchina, sistemare un’aiuola, dire a voce alta che prendersi cura del proprio paese è un atto d’amore e responsabilità.
Non serve molto, in fondo. Serve solo crederci. E Dro, oggi, ha scelto di crederci. Grazie a questi ragazzi, e a chi ogni giorno li accompagna in questo cammino silenzioso ma potentissimo, la strada verso un paese più pulito – e più giusto – sembra davvero a portata di mano.