Chiude il Convitto “Padre Monti” di Arco: troppo pochi gli studenti, ora rischiano le famiglie

Nicola Filippi31/05/20252min
20211203_DSC0132 PADRE MONTI ARCO VIA ULTIMI PRETI


 

Dopo anni di servizio agli studenti dell’Alto Garda, lo storico convitto scolastico “Padre Monti” di Arco chiuderà definitivamente i battenti a settembre. La decisione, formalizzata nei giorni scorsi dalla cooperativa sociale “Komplett”, che ne gestisce la struttura, è stata comunicata alle famiglie dei pochi studenti ancora ospitati: appena una decina, rispetto ai più di venti di qualche anno fa.

Alla base della chiusura, le difficoltà economiche causate dal drastico calo di presenze. Nonostante i tentativi della cooperativa di rilanciare il servizio – contattando scuole del territorio, proponendo collaborazioni con l’adiacente istituto “Gardascuola” e cercando nuovi studenti interessati – non è stato possibile garantire la sostenibilità economica del convitto.

 

 

«Con grande dispiacere dobbiamo confermare che il convitto chiuderà dal prossimo anno», scrive la responsabile marketing Serena Clauser alle famiglie, spiegando che non sono emerse soluzioni alternative.

Ma le famiglie non ci stanno. Alcuni genitori denunciano l’assenza di alternative alloggiative per gli studenti in un’area, quella dell’Alto Garda, sempre più improntata al turismo. «Non si trovano stanze né letti in affitto – lamenta una madre, parlando con la stampa – il servizio era valido e ora ci troviamo in difficoltà». Alcune famiglie si sono già rivolte alle istituzioni locali, tra cui la neo-sindaca Arianna Fiorio.

Nel frattempo, il presidente di “Komplett” Carlo Modena conferma la chiusura e anticipa un possibile riutilizzo dello stabile: vista la forte domanda abitativa, il convitto potrebbe essere trasformato in foresteria per lavoratori stagionali. Un’opzione che, se da un lato risponde a un’esigenza concreta del territorio, lascia però irrisolta la questione degli studenti, oggi senza un’alternativa reale.