Cent’anni di Maria Dolens: Rovereto rinnova il suo impegno per la pace

Un secolo di rintocchi per la pace. Con una cerimonia solenne, Rovereto ha celebrato i cento anni dal primo suono di Maria Dolens, la Campana dei Caduti, simbolo universale di fraternità e dialogo. La benedizione, presieduta dal cardinale Matteo Maria Zuppi e dal vescovo di Trento don Lauro Tisi, ha rinnovato l’impegno della comunità trentina a ripudiare la guerra e a coltivare la pace “con ascolto, rispetto e umiltà”.
Alla celebrazione erano presenti anche il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e l’assessore alla cultura Francesca Gerosa. “Sono passati cento anni dal primo rintocco di Maria Dolens, nata dall’intuizione di don Antonio Rossaro di fondere le armi e creare una campana che suonasse per la pace – ha ricordato Fugatti –. Il Trentino, terra di confine e di ferite profonde, ha saputo trasformare la sofferenza della guerra in un messaggio di dialogo e convivenza”.
L’assessore Gerosa ha sottolineato il valore culturale e civile della Campana: “Maria Dolens non è solo un monumento, ma un’idea viva. La pace oggi va progettata, raccontata, spiegata. Dobbiamo far risuonare la voce della Campana anche dove non arriva, tra i giovani e nei luoghi che rischiano di sentirsi dimenticati”.
La giornata è iniziata con un incontro pubblico dedicato alle crisi internazionali contemporanee e ai percorsi di dialogo per superare i conflitti. Hanno partecipato, oltre a Gerosa, il reggente della Fondazione Campana dei Caduti Marco Marsilli, la sindaca di Rovereto Giulia Robol, il presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini, il cardinale Zuppi e l’onorevole Mario Raffaelli.
“Celebrare i cento anni della Campana significa ricordare la scelta coraggiosa fatta un secolo fa: onorare tutti i caduti, senza distinzione di uniforme”, ha dichiarato Soini. “Non è un caso che quest’intuizione sia nata in Trentino, terra che ha saputo costruire una cultura della pace anche superando conflitti interni. La pace non è un traguardo, ma una responsabilità quotidiana”.
Il centenario, che si inserisce in un anno di eventi culminati con la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso luglio, conferma il ruolo di Rovereto come luogo simbolico in cui la memoria si intreccia con la costruzione del futuro.
“Maria Dolens – ha concluso il cardinale Zuppi – è la voce di chi rifiuta l’odio e sceglie la pace. Che continui a suonare per ricordarci che la pace non è mai scontata, ma una scelta da rinnovare ogni giorno”.