Cena tra amici dopo il Ramadan a casa dell’arrestato, denunciati
Nel quadro generale di contenimento del virus e del distanziamento sociale, un equipaggio del Radiomobile di Trento ha controllato un 27enne tunisino agli arresti domiciliari. Nel momento di entrare in casa i Carabinieri si sono trovati davanti ad una scena incompatibile con il permanente lockdown: infatti oltre all’uomo sottoposto alla misura cautelare c’erano 4 amici, tutti serenamente convenuti a cena dopo il digiuno giornaliero imposto del Ramadan, incuranti dei divieti imposti dal regime di arresti domiciliari e dal contesto emergenziale.
All’arrivo dei militari i quattro hanno cercato di nascondersi inutilmente in un’altra stanza ma, vistisi scoperti, hanno provato con l’incitazione del padrone di casa a fronteggiare i Carabinieri con violenta resistenza, cercando di approfittare della superiorità numerica. Nel frattempo arrivavano altre pattuglie che hanno permesso di riportare tutto alla calma.
I cinque sono stati condotti presso la caserma dei Carabinieri di via Barbacovi e dichiarati in stato di arresto per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e il padrone di casa, unico trattenuto in camera di sicurezza, è stato denunciato anche per la violazioni degli obblighi domiciliari a cui era sottoposto.
Sabato 2 maggio è arrivata da Magistrato la convalida dei fermi: i 4 commensali sono stati messi in libertà e l’arrestato è stato condotto presso il domicilio per continuare la misura cautelare cui era sottoposto, in attesa della definizione del processo.