Cavedine in lutto per la scomparsa di Gianni Bolognani

Redazione27/11/20255min
ceschinigianni


 

La Valle di Cavedine perde una delle sue figure più amate. È scomparso Gianni Bolognani, già vicesindaco e per anni punto di riferimento umano, civico e associativo del territorio. La notizia della sua morte ha profondamente colpito chi lo ha conosciuto e ha lavorato con lui, a partire da Maria Ceschini, sindaca di Cavedine dal 2015 al 2020 e oggi componente di Campobase Trentino. Ceschini ha affidato ai social un lungo e commosso ricordo, un saluto che è insieme personale e collettivo, attraversato da quel senso di vuoto che accompagna la scomparsa delle persone capaci di lasciare un segno profondo.

 

 

“Ciao Gianni, mio caro Vicesindaco”: il ricordo di cinque anni fianco a fianco
Per l’ex sindaca, Bolognani non è stato solo un amministratore competente, ma un vero compagno di viaggio: “Abbiamo lavorato fianco a fianco per cinque anni, trovando sempre un’intesa per soluzioni utili a tutta la comunità”, scrive Ceschini. Una collaborazione fatta di stima reciproca, confronto continuo e, soprattutto, amicizia.
Nel suo messaggio rievoca un uomo leale, buono, sempre disponibile, capace di un ascolto autentico e di una vicinanza che andava oltre i ruoli.
“Conosceva il territorio come pochi e trovava subito un modo per dare risposte, verificare, ascoltare”, ricorda. Doti che, sottolinea, non sono affatto scontate nell’amministrazione pubblica.

Un “vulcano” di idee per il suo Comune
Bolognani viene descritto come un amministratore instancabile, animato da una passione vera per il bene comune.
Ceschini lo definisce un “vulcano”, capace di portare nel Comune nuove iniziative, risultati concreti e una vitalità contagiosa.
La collaborazione in giunta, con Beatrice e Giuliano, era fondata – racconta – su amicizia, confronto e rispetto, i tre pilastri del gruppo “Insieme per crescere”.
E anche dopo la conclusione del mandato, il dialogo non si era mai interrotto: una chat mai cancellata, dice l’ex sindaca, a testimonianza della continuità di un legame umano che andava oltre la politica.

Il canto di montagna, una vita di passioni e comunità
Accanto al lavoro istituzionale, Bolognani era conosciuto e apprezzato per la sua grande passione per il canto corale di montagna.
Una voce amata, preparata, che ha accompagnato per anni la vita culturale del territorio e dei cori in cui ha cantato.

Una battaglia affrontata con coraggio
Negli ultimi anni aveva affrontato la malattia con determinazione e dignità. Dai suoi viaggi a Milano, racconta Ceschini, sapeva portare leggerezza, simpatia e umanità anche nei luoghi più difficili: “Hai conquistato medici, infermieri e tutto il personale. Eri fatto così, e tutti ti volevano bene”.

“Lasci un vuoto incolmabile”
Maria Ceschini conclude il suo ricordo con parole che riassumono l’affetto di un’intera comunità:
un saluto che abbraccia Veronica, la famiglia, gli amici, i cori, le associazioni, tutti coloro che con lui hanno condiviso pezzi di strada.
“Grazie Gianni, ora con il tuo canto saprai vegliare su chi ti vuole bene anche da lassù”, scrive l’ex sindaca.
Un messaggio che portano la firma sua, della giunta di allora e dell’intero gruppo amministrativo.

Un’eredità di disponibilità, passione e umanità
La figura di Gianni Bolognani lascia un’eredità fatta di concretezza, ascolto, relazioni sincere.
Una presenza che per anni ha dato forma e voce a Cavedine, e che ora continuerà a vivere nel ricordo di chi lo ha conosciuto e nel segno profondo che ha lasciato nella sua comunità. Il suo funerale è fissato per sabato 29 novembre, alle 14.30, nella Chiesa Parrocchiale di Vigo Cavedine.

(n.f.)