“Cavalli al guado”, il quadro di Segantini è del Comune di Arco per 98 mila euro
Inaugurata sabato 18 maggio, alla Galleria Civica di via Segantini, la nuova mostra temporanea dedicata al grande pittore originario di Arco: “Giovanni Segantini. Il poema universale”. Alla cerimonia d’inaugurazione era presente il sindaco Alessandro Betta, l’assessore alla cultura Guido Trebo, la direttrice della Galleria Giancarla Tognoni e il curatore, Niccolò D’Agati. Mostrata anche per la prima volta la nuova acquisizione dell’amministrazione comunale, “Cavalli al guado”, 1882-83, olio su tela, 52 x 75 centimetri, restaurato agli antichi splendori, con grandissima maestria, dagli esperti dell’Università Bicocca di Milano, coordinati dal professor Gianluca Poldi (in sala oggi Arianna Splendore e Francesca Lorusso). L’opera è costata all’amministrazione 98 mila euro.
Rinfrancato dalla vista della sala gremita, a Palazzo dei Panni, il sindaco Betta ha confermato la bontà degli investimenti per la cultura della sua giunta e l’impulso politico per mantenere alto il livello qualitativo della galleria dedicata “al suo figlio più celebre”. L’assessore Trebo ha voluto ringraziare tutto lo staff della galleria, per la grande passione e entusiasmo, i dipendenti del cantiere comunale e il curatore della mostra, Niccolò d’Agati, che ha permesso alla galleria civica di farsi un nome a livello internazionale e sprona a fare ricerca sulla figura e le opere di Segantini. Concludendo il suo intervento, Trebo ha voluto lanciare una frecciatina a tutte quelle persone che “per egoismo elettorale” mettono in discussione gli investimenti nel campo della cultura a discapito delle opere pubbliche: “Sono due capitoli di spesa differenti”, ha puntualizzato.
Il curatore della mostra D’Agati ha immerso il pubblico nel grande mondo della pittura complessa di Segantini, nato come pittore urbano, a Milano, e poi trasferitosi in Brianza per immergersi nella natura, declinata come specchio dell’anima, si è focalizzato sugli studi diagnostici effettuati dall’Università Bicocca per restaurare il nuovo acquisto “Cavalli al guado” e sull’illuminismo e cromatismo delle opere esposte nella galleria.
Nella mostra “Giovanni Segantini. Il poema universale”, che resterà aperta fino al 27 ottobre, si possono ammirare alcune straordinarie opere che per la prima volta sono ad Arco e in Trentino, come l’iconico “Bacio alla croce” proveniente dal Segantini Museum di St. Moritz. La caratteristica del progetto è la presenza di tanti quadri dedicati dal pittore di Arco al tema del tramonto, dell’arrivo della notte: dopo oltre trent’anni è possibile rivedere il bellissimo “Effetto di luna”, appartenente a una collezione privata svizzera, esposto pubblicamente per l’ultima volta nel 1987. Ma moltissime sono le opere che sono inedite per Arco: da “La culla vuota” (Galleria Ricci Oddi di Piacenza) a “Il bagno del bambino” (St. Moritz); da “Paesaggio con donna sull’albero” (Museo Allerheiligen di Schaffhausen, Svizzera) all’inedito “Cavalli al guado”, proveniente da una collezione privata lombarda e mai esposto al pubblico finora.