Casinò di Arco, a breve il nuovo Bando per la gestione
Amsa è pronta a scegliere il nuovo gestore del bar del Casinò di Arco. È questo, l’ultimo atto importante della dirigenza affidata al presidente Renato Veronesi che, dopo tre mandati, si avvia a salutare gli uffici di viale delle Palme. Chiuso da più di un anno il bar del Casinò di Arco, locale ricco di storia e di prestigio, negli ultimi tre decenni ha vissuto alterne fortune (sob!), non riuscendo a ritagliarsi una nuova identità. Smarcandosi dall’etichetta di locale di prestigioso, risalente al periodo asburgico, per creare invece una giusta e moderna combinazione di offerte, al passo con le richieste della variegata clientela, da quella più giovane a quella più matura. Il nuovo bando di gestione verrà reso pubblico fra qualche giorno e – siamo sicuri – creerà ancora curiosità, dibattito e grandi aspettative fra gli archesi.
Il Consiglio d’amministrazione, nella sua ultima seduta operativa, ha scelto e approvato tutti i parametri in base ai quali è stato predisposto il nuovo bando di gara.
Per non rivivere spiacevoli situazioni del passato, il Cda ha deciso di ridurre la durata del contratto, che non sarà più di 10 anni. Ecco la prima novità. L’altra invece è rappresentata dal fatto che l’offerta che sarà presa in considerazione dalla commissione giudicatrice sarà solo ed esclusivamente di carattere economico. Ossia, il punteggio finale sarà generato dal mix fra offerta tecnica e offerta economica. Dal prossimo maggio, quindi, si cambia e il nuovo gestore potrà organizzare il “suo” locale come meglio crede, venendo incontro alle molteplici richieste della clientela.
Nel nuovo bando, creato dopo mesi di incontri fra Comune e società partecipata, sono state fissate anche numerose voci che andranno a “limitare” il raggio d’azione (speriamo non la creatività!) del nuovo gestore, dagli orari giornalieri, ai limiti di inquinamento sonoro, alla gestione delle varie sale.
Fra gli archesi cresce l’attesa, a braccetto con la speranza, per leggere il nuovo bando, che dovrà garantire nuova e fruttuosa vita al bar del Casinò, da sempre ritenuto “cuore” e luogo simbolo della città.