“Case della Salute”, una sarà a Riva del Garda

Claudio Chiarani02/03/20223min
ex ospedale riva liceo

 

La Provincia Autonoma di Trento, presentando al Ministero della Salute il suo piano provinciale, ha stabilito dove sorgeranno le dieci Case della Comunità in provincia di Trento. Una sarà a Riva del Garda, in via Rosmini al civico 5/B.
Le Case della Comunità, o della Salute hanno lo scopo di diventare il centro dove coordinare tutti i servizi offerti sul territorio in particolare ai malati cronici. Vi dovranno essere presenti tra l’altro équipe multidisciplinari, infermieri di comunità, medici di medicina generale, specialisti, assistenza domiciliare, servizi sociali, telemedicina, punto prelievi, associazioni di volontariato.
Il piano provinciale, che si avvale del finanziamento per 65 milioni di euro stabilito dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sancisce che le altre nove (in totale solo per le Case della Comunità sono stanziati 15 dei 65 milioni di euro) saranno dislocate a Malè, S. Giovanni di Fassa, a Borgo Valsugana, a Pergine e ad Ala, oltre a Riva, laddove esistono già strutture esistenti e adatte allo scopo. Le altre, invece, saranno realizzate a Rovereto, a Cles, a Trento e a Predazzo.

La “Missione 6” destinata alla Salute dei cittadini, oltre alle nuove Case della Comunità metterà in piedi ancora tre ospedali “della Comunità”, strutture intermediarie destinate ad essere un luogo dove i cittadini dimessi dagli ospedali ma bisognosi ancora di successiva assistenza. L’assegnazione del finanziamento da parte del Ministero è avvenuta in base alla popolazione residente con più di 65 anni d’età. L’assessore alla Salute Stefania Segnana, incontrando sindaci e amministratori ha dunque individuato le strutture esistenti da destinare allo scopo e quelle che, invece, dovranno essere realizzate negli altri luoghi individuati, oltre ai tre nuovi ospedali. Il Piano così elaborato sarà inviato al Ministero al fine dell’erogazione del finanziamento, come detto, pari a 65 milioni di euro per la realizzazione del Piano provinciale come sopra. Gli ospedali della comunità avranno una dotazione variabile dagli otto ai 20 posti letto, luoghi dove chi viene dimesso dalla struttura principale ma ancora bisognoso di assistenza potrà fare un decorso post ospedaliero necessario al pieno recupero funzionale del tutto assistito. Per le tre strutture il Ministero ha stanziato otto milioni di euro del totale complessivo che sarà erogato alla provincia di Trento. Già “trovati” quello di Mezzolombardo a nord, a Pergine a est e, a sud, o Ala o Tione.

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