CASA DI CURA EREMO DI ARCO: “LE PROMESSE NON MANTENUTE”

Sergio Fontana, Amministratore delegato della Casa di Cura Eremo non nasconde un certo “sconforto” sulle promesse fatte a suo tempo dall’assessore provinciale alla Sanità Luca Zeni. Il fatto è che esiste un accordo con la Provincia di Trento, che doveva essere ratificato tra le parti, ma che ad oggi non ha visto nessuna firma in calce. Un accordo che deve potenziare l’Eremo, permettendo il funzionamento a pieno regime della struttura e un maggior impulso, che entro gennaio 2018 doveva essere siglato. Invece….
Ci sono una serie di questioni che devono prendere il via dopo questa firma, ma se ciò non accade tutto è bloccato con logiche “ripercussioni” che generano tensioni non di certo “utili” in ambiente Eremo. Fontana, invece, giudica positivamente l’iniziativa della giunta arcense di monitorare continuamente l’assessorato provinciale, una sorta di “pressione” che tiene vivo l’interessa a che questa firma sia finalmente messa in fondo al protocollo d’intesa.
Dalla sua parte l’assessore Zeni in merito al potenziamento delle strutture private aveva già parzialmente fornito risposta quando, interrogato sul “depotenziamento” dell’ospedale di Arco, interrogazione dei consiglieri di minoranza Ravagni e Todeschi, aveva avuto modo di rispondere che è stato finanziato l’aumento del budget da 24 a 26 milioni di euro circa a favore di tutte le strutture private (dunque non solo dell’Eremo). “Caldeggiare una sola struttura – ha dichiarato Zeni – sarebbe gravemente scorretto”.