Cartiere Fedrigoni in mano americana

Claudio Chiarani15/02/20243min
cartiera fedrigoni arco



 

“Operazione puramente finanziaria”. Così, con una nota dell’azienda a firma dell’amministratore delegato del Gruppo Fedrigoni Marco Nespolo, è stata data la notizia che i quattro stabilimenti Fedrigoni in terra trentina sono passati di mano alla società americana W.P. Carey. Si tratta di un fondo d’investimento immobiliare con 204 dipendenti, quotata al New York Stock Exchange di Wall Street, la Borsa americana, con un fatturato di 1,23 miliardi di dollari. Si tratta di una vendita con patto di locazione da 280 milioni di euro che interessano 16 impianti industriali che occupano una superficie di 4141mila metri quadri tra cui, appunto, i quattro stabilimenti trentino del Gruppo Fedrigoni, gruppo globale e leader per carta, etichette e materiali autoadesivi. Il portafoglio passa, così, a un fondo che viene gestito da Savillis Investment Management Sgr S.p.A. nel quale W.P. Carey è l’investitore. Chiusa la prima tranche a dicembre del 2023 con la cessione costata 144 milioni di euro, a gennaio 2024 si è passati alla seconda fase dove, con altri 136 milioni di euro l’intero portafoglio che comprende, appunto, 12 immobili in tutta Italia, tre in Spagna e uno in Germania (questo concesso in triplo net lease (In un contratto di locazione di questo tipo, definibile a “triplo netto” l’inquilino è responsabile del pagamento delle tasse sulla proprietà, dell’assicurazione e dei costi di manutenzione. In pratica paga tutte le spese). “Si tratta di un’operazione puramente finanziaria – ha dichiarato al quotidiano Sole 24Ore l’amministratore delegato Marco Nespolo alla collega Laura Cavestri – finalizzata a generare liquidità e a liberare le risorse necessarie per continuare a investire in innovazione, sviluppo di nuovi prodotti, acquisizione e transizione energetica.” L’operazione è stata definita “fondamentale per avere accesso alla liquidità che consentirà all’azienda di realizzare i propri obiettivi.” Parole del capo degli investimenti in Europa di W.P. Carey, Christopher Mertlitz. Per Alan Tancredi della Uilcom Uilm si tratta di un’operazione che porta sì liquidità al gruppo, ma nel contempo è altrettanto bene capire dove saranno fatti questi investimenti al fine di tutelare la tranquillità dei lavoratori. Garanzie solo verbali per ora ha detto Lorenzo Pomini, rappresentante sindacale Fistel Cisl, con l’azienda che ha assicurato “nessuna volontà di smantellare”. L’incontro del 20 marzo prossimo con l’amministratore delegato Nespole servirà ad aggiungere “luce” a quanto ora annunciato.

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