Caro energia: “Comune di Arco poco lungimirante”

Le consigliere comunali Chiara Parisi e Arianna Fiorio di “Arco che vorrei – Civica Olivaia Etica e Ambiente” prendono posizione sulla programmazione verso la transizione energetica negli edifici pubblici da parte del Comune di Arco, a loro dire completamente assente. “Il tema dei rincari energetici è preoccupazione che coinvolge tutte le parti politiche – scrivono – Già a marzo il nostro gruppo politico si è informato su quali fossero le misure che il Comune stava attuando per ridurre la dipendenza energetica da fonti fossili. Riteniamo che l’Amministrazione avrebbe potuto agire con maggior lungimiranza. Ad oggi, infatti, gli edifici pubblici mancano di pannelli fotovoltaici e vista anche l’ingente somma in avanzo di bilancio, riteniamo che investimenti intelligenti avrebbero sicuramente mitigato la crisi in cui ci troviamo ora”.
Le consigliere di opposizione avevano ricevuto risposta alla loro interrogazione ad oggetto “Piano comunale di conversione alle energie rinnovabili. “Da quello che ci ha scritto il Sindaco – dicono Parisi e Fiorio – si apprende il dato poco soddisfacente della quantità di energia autoprodotta nel corso del 2021, pari solo al 18% della totale consumata. Un dato significativo di quanto vada ancora fatto nel nostro comune sul fronte dell’autosufficienza. Nell’associazione “Comuni virtuosi” l’obiettivo è di raggiungere almeno il 50% di energia autoprodotta. La testimonianza di una mancata programmazione della transizione energetica, come la mancanza di progetti cantierabili per i quali attingere ai fondi del PNRR. Attendiamo di conoscere quali misure la Giunta intenda mettere in campo per contenere i costi che il comune sosterrà nei prossimi mesi per i consumi di energia elettrica e di gas metano, e se e quali iniziative di aiuto alle famiglie in difficoltà ad integrazione di quelle statali vorrà proporre”.