Carenza di alloggi per personale turistico: “Si usino gli hotel abbandonati”

Per alzare la qualità dell’offerta turistica nel Garda trentino, dice il presidente di Garda dolomiti Silvio Rigatti, è necessario poter disporre di alloggi da destinare al personale che lavora nella ricettività. E per poter attuare questo serve che le strutture abbandonate, come Hotel dismessi o altro, possano diventare tali. Ma, dice sempre il numero uno dell’APT che genera il più alto introito in Trentino in materia turistica, la Provincia faccia la sua parte. L’assessore referente Roberto Failoni ha recentemente rispolverato l’idea che giaceva nei cassetti della Provincia, ossia trasformare strutture dismesse sul territorio ad uso foresteria del personale che lavora nel Garda trentino. Tre hotel dismessi a Riva del Garda, cinque nel Comune di Nago Torbole e altri cinque nel Comune di Ledro potrebbero (il condizionale è sempre d’obbligo in questi casi) diventare alloggi da destinare allo scopo. Il lavoro c’è, il personale lo stanno già cercando in tutte le strutture che preparano la stagione 2023, gli alloggi, però, mancano, ed è per questo che si deve fare in fretta, molto in fretta. Operatori ed APT, dunque, remano nella stessa direzione nella quale anche la Provincia di Trento cerca di andare grazie all’assessore Failoni. Per questo la Provincia “deve” rispondere all’appello lanciato da Silvio Rigatti che in ambito APT sta lavorando anche su questo delicato tema. I sette Comuni d’ambito devono impegnarsi unitamente su questo “fronte” della carenza degli alloggi da destinare al personale, una sorta di “piano alloggi” che deve diventare realtà quanto prima sulla scorta di quanto in val di Fassa si è già pensato di fare, e con diverse strutture ricettive dismesse non sarebbe male approntare un piano generale di recupero nell’ottica del personale turistico che deve poter lavorare, certo, ma anche saper dove alloggiare se proveniente da fuori provincia o regione.