Care-gap: la sedia post-pandemia di Anffas
Il centro occupazionale Anffas di Arco ha consegnato all’amministrazione comunale la prima di quattro speciali sedie chiamate «care-gap». Il progetto consiste nel recupero di vecchie sedie di legno, a cura delle persone impiegate nel centro di via Gazzoletti, e nella loro trasformazione in vivaci, colorate fioriere, da esporre in vari punti della città, quale messaggio di riconoscenza alla comunità. Alla prima “caregap”, esposta ora all’entrata del municipio, se ne aggiungeranno a breve tre all’asilo nido comunale. E poi altre ancora.
Il nome è un gioco di parole denso di significati: l’allusione alla forma dialettale della parola sedia (simbolo di staticità e quindi della forzata immobilità imposta dalla pandemia di covid-19), ovvero “carega”, rimanda ai termini inglesi “to care” (prendersi cura degli altri in senso ampio, anche a livello sociale, l’interessarsi, il preoccuparsi, l’essere responsabile di e per l’altro) e “gap” (divario, vuoto, come il periodo sospeso della pandemia ma anche la distanza che si vuole colmare per ritrovarsi più vicini).
«La pandemia -hanno spiegato ragazzi e staff di Anffas- ha avuto effetti pesanti sulla vita di tutti i giorni. Rivissuta in chiave positiva è stato il momento in cui si è potuto dare un valore nuovo alle cose. Così come abbiamo fatto con le sedie: simbolo di un periodo difficile, di staticità oltre che di lavoro, queste “careghe” non potevano avere più la stessa funzione perché il tempo le aveva logorate. Abbiamo quindi deciso di dare alle sedie una nuova vita, un valore ritrovato, come questa pandemia ci ha insegnato rispetto alle relazioni, portandoci ad apprezzarne alcune che prima davamo per scontate.
Come gruppo del centro occupazionale di Arco abbiamo pensato di regalare alle amministrazioni comunali le sedie restaurate nei nostri laboratori per ringraziare tutta la comunità dell’opportunità di vivere il territorio. Infatti abbiamo avuto l’occasione di conoscere e percorrere sentieri e strade, sederci e riposarci sulle panchine, nei parchi, godendo di uno spazio verde curato, il che ci ha permesso di stare bene e di trarne benessere».
Alla cerimonia di consegna c’erano tre dei ragazzi che hanno lavorato al progetto, Maicol, Serhej e Valentina, con le educatrici Alice e Barbara, il coordinatore Gianluca Carrara e la responsabile Maria Chiara Giorgi. Per l’amministrazione sono intervenuti il sindaco Alessandro Betta, l’assessore alle politiche giovanili Dario Ioppi e la responsabile dell’ufficio politiche sociali Viviana Sbaraini, presente anche la coordinatrice del nido comunale Raffaella Monti.