Capre selvatiche di Arco: devastazioni, paura e… scarico di responsabilità

La località di Prabi ad Arco è al centro di una nuova vicenda che sta suscitando preoccupazioni tra residenti e agricoltori locali. Come raccontato da La Busa online, un gruppo di capre inselvatichite, apparentemente senza proprietario identificabile, sta distruggendo campi e orti, danneggiando piante e creando timore tra la popolazione. La denuncia è partita da una lettrice, l’arcense Alessandra Pompili, che ha descritto il livello di disagio vissuto in questi giorni. Le capre, che vagano liberamente, rappresentano una minaccia non solo per le coltivazioni ma anche per l’incolumità delle persone che si trovano nella zona. Gli animali, infatti, se avvicinati tendono a caricare e le grandi corna incutono non poco timore.
La Provincia risponde ma declina la responsabilità
Interpellata sul caso, la Provincia autonoma di Trento ha risposto tramite il Servizio Faunistico, chiarendo che la questione non rientra nelle sue competenze. In una lettera ufficiale, il Servizio Faunistico ha spiegato: “Siamo spiacenti di non poterla aiutare, ma gli animali domestici (incluso il bestiame da reddito) non sono di competenza del Servizio Faunistico della Provincia, il quale si occupa esclusivamente delle specie selvatiche. La responsabilità delle capre in oggetto è del proprietario.” Nel caso non si possa risalire al proprietario – ad esempio, perché gli animali non hanno marche auricolari identificative – la Provincia suggerisce di segnalare la vicenda al Comune di Arco. L’ente locale dovrebbe poi incaricare la Polizia Locale di indagare, eventualmente collaborando con l’ASL veterinaria per ulteriori informazioni.
La delusione dell’interessata
Alessandra Pompili ha reagito con amarezza alla risposta ricevuta: “La Provincia dice che deve essere il Comune ad occuparsene, figurati!! Che tristezza…” La lettrice ha evidenziato come il Comune sia rimasto silente, non avendo nemmeno risposto alla PEC inviata per sollecitare un intervento. “Non è colpa della Provincia perché le capre risultano animali domestici, anche se inselvatichiti. Però il Comune è responsabile e sembra ignorare il problema. Rimarranno lì finché non succederà qualcosa di grosso… come sempre,” ha affermato.
La vicenda, che appare ancora irrisolta, mette in luce la necessità di un intervento coordinato tra le istituzioni per affrontare una problematica che riguarda non solo la sicurezza pubblica ma anche la tutela dell’ambiente e dell’economia locale. In attesa di una soluzione definitiva Per ora, le capre continuano a vagare indisturbate, aumentando i danni e alimentando l’incertezza tra i cittadini e, tra poco, dei numerosi turisti che affolleranno la zona dedicata prevalentemente ai campeggi. L’appello della comunità di Prabi è chiaro: servono risposte rapide e concrete per porre fine a una situazione che, giorno dopo giorno, diventa sempre più difficile da gestire.