Cantine Mezzacorona: “Non abbiamo fatto affari con la mafia”

Claudio Chiarani21/03/20202min
MEZZACORONA FEUDO ARANCIO 2 copia

Le cantine Mezzacorona, sotto inchiesta per presunti affari con la Mafia per quanto concerne l’acquisizione dei terreni di Feudo Arancio in Sicilia una ventina d’anni fa, hanno replicato fermamente a tali accuse con un comunicato ufficiale. “Abbiamo sempre agito correttamente e seriamente a tutela dei nostri soci, azionisti e collaboratori”. Sono gli avvocati Nicola Ulivieri, difensore di Luca Rigotti e Marco Stefenelli, difensore di Fabio Rizzoli a dirsi stupiti per la notizia dell’operazione della Guardia di Finanza e di poter dimostrare la totale estraneità dei due manager a quanto loro contestato. “Tutte le operazioni di acquisizione dei terreni sono ampiamente dimostrate – dicono a discolpa – non esiste un reato di riciclaggio ma, anzi, il tutto fu portato a termine dopo accurate verifiche antimafia controfirmate da liberi professionisti e secondo le Leggi allora vigenti”. L’avvocato Stefenelli contesta, inoltre, il fatto che la Guardia di Finanza si sia presentata a casa del suo cliente sequestrandogli il cellulare. “Il mio assistito non ha più nulla a che fare col gruppo Mezzacorona da quasi dieci anni, e visto il periodo d’emergenza sanitaria in cui ci troviamo non vedo la necessità di simili provvedimenti dove il telefono è più che necessario”.

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