Calavino dice addio all’amata pittrice Patrizia Cescatti
Se n’è andata la scorsa settimana senza far rumore la pittrice Patrizia Cescatti vedova Savoia, 68 anni di Rovereto, e la notizia è rimbalzata a Calavino portando un profondo cordoglio in quanti la conoscevano, anche nei paesi della valle di Cavedine. L’artista aveva stabilito un significativo rapporto di collaborazione con l’amministrazione comunale di Calavino a partire dagli inizi degli anni ’90 del secolo scorso radicando un rapporto intenso con i residenti, affascinati dalla tecnica pittorica ad acquerello nel riprodurre significativi scorci del centro storico del paese al punto che venne allestita una mostra nella sala comunale del Centro Pizzini.
L’opera più significativa dal grande simbolismo storico che lega Patrizia Cescatti a Calavino, della dimensione di 5 metri x 2 e mezzo, è l’elaborato pittorico su legno esposto dal novembre 1993 (giornata inaugurale del nuovo municipio) nella sala consiliare di Calavino che immortala l’Assemblea delle Regole. Si tratta di un momento della storia comunitaria del passato, ovvero l’assemblea pubblica che si teneva a partire dal XV° secolo nella piazzetta delle Regole (così è stata denominata la piazza nella revisione toponomastica del 2000) per discutere i vari problemi della Comunità, come ad esempio l’approvazione della Carta di Regola, i vecchi Statuti comunali.