Caduta massi, colpita un’auto sulla Gardesana presso Limone
Le forti piogge del fine settimana pasquale hanno riacceso l’attenzione sullo stato di salute della Gardesana Occidentale. E di riflesso, come benzina sul fuoco delle polemiche, si sono riaccesi i riflettori sul progetto nazionale e trans-regionale della prossima Ciclovia del Garda. Ma andiamo con ordine.
A Pasquetta, poco dopo mezzogiorno, i Carabinieri e i Vigili del Fuoco di Limone sono dovuti intervenire al chilometro 101 della Statale 45 bis per una richiesta di aiuto. Un masso aveva colpito e ammaccato il parabrezza di vettura che stava transitando in quel momento. Per gli occupanti della vettura, una famiglia residente a Carpenedolo, solo tanto spavento. Il parabrezza per fortuna aveva retto all’urto contro il masso, riportando una grossa “rosa”, all’altezza del tergicristallo del guidatore. Alla guida una signora di 53 anni, la quale ha arrestato l’auto in una piazzola e ha atteso l’arrivo dei soccorsi. Dopo aver ricostruito la dinamica dell’incidente e valutata l’entità dei danni, le Forze dell’ordine intervenute hanno anche controllato tutta la parete interessata dalla scarica di massi. La famiglia di Carpenedolo ha poi ripreso la marcia verso casa con il brutto ricordo stampato sul parabrezza.
Il sindaco di Tremosine, Battista Girardi, si mostra preoccupato per quanto successo. E guarda alla sicurezza di quell’importante arteria stradale. “Purtroppo – ha riferito alla stampa – sappiamo tutti che nei tratti aperti, dove la Gardesana non corre in galleria, siamo esposti a questo genere di rischi”. Soprattutto in questo periodo dell’anno, caratterizzato da violenti acquazzoni e temperature “ballerine”. Per il sindaco Girardi “la 45bis avrebbe bisogno di importanti investimenti per la messa in sicurezza”, puntando il dito contro il progetto nazionale della Ciclovia del Garda: “Invece che spendere milioni di euro in opere discutibili – ha concluso Girardi, con un sottinteso sulla Ciclovia – sarebbe opportuno prevedere opere per garantire la sicurezza di chi percorre questa strada, soprattutto nei tratti più a rischio, che andrebbero protetti con gallerie artificiali”.
(fonte e foto Gardapost)