BRACCONAGGIO A DRO PER SALVARE L’INSALATA DELL’ORTO

Claudio Chiarani09/12/20181min
laccio

La squadra della Forestale di Riva del Garda ai comandi dell’Ispettore Ezio Berteotti ha scoperto l’autore della posa dei lacci, trappole fuorilegge che si usavano nel secolo scorso per la cattura degli animali, che hanno ucciso un capriolo. L’uomo, residente a Dro, per evitare che gli animali entrassero nel suo orto non ha saputo fare di meglio che posare le trappole in cui, una volta caduto, l’animale muore per soffocamento. Una morte molto dolorosa. Gli uomini della Forestale hanno fatto un appostamento durato bel quattro giorni, e altrettante notti trascorse all’addiaccio, ma alla fine sono riusciti ad individuare l’autore del barbaro gesto, un residente di Dro appunto, il quale si è presentato a rimuovere la carcassa del povero capriolo che era finito dentro il laccio e morto per stenti nell’inutile tentativo di liberarsi. L’autore delle trappole fuorilegge è stato denunciato per bracconaggio, anche se ha dichiarato che la sua intenzione era quella di difendere il coltivato dai caprioli che in cerca di cibo lo trovavano nel suo orto.