Bolognini “ballerini” ai giardini di Arco, allo studio una soluzione-tampone
La pavimentazione dei giardini centrali di Arco, in alcuni punti, non gode di buona salute. Non per scarsa manutenzione, ma per colpa delle radici superficiali delle magnolie che intaccano la stabilità dei cubetti di porfido o delle lastre di marmo. Purtroppo, queste irregolarità diventano “trappola” per le persone più fragili che incespicano o scivolano in bicicletta. In Municipio la situazione è ben nota e Roberto Zampiccoli, vicesindaco e assessore alle opere pubbliche della giunta Betta, sta cercando di individuare “una soluzione-tampone, la più efficace possibile, in vista – illustra a “La Busa” – del più ampio progetto di riqualificazione dei giardini centrali di Arco, prevista per il prossimo anno”.
“Il tratto peggiore è quello fra la Cassa Rurale e il parco giochi – conferma il vicesindaco Zampiccoli -, dove è stata realizzata una gettata di cemento che si muove e si rompe con grandi superfici di lastre. Dalle altre parti la pavimentazione sotto le piante invece è fatta da cubetti di porfido, i classici bolognini, che si muovono uno alla volta. Il nostro cantiere sta facendo rattoppi con asfalto, ma non è non sufficiente.” E anticipa la soluzione-tampone. “Stiamo parlando di un’idea personale, sulla quale mi devo ancora confrontare con i miei colleghi di giunta e con gli uffici preposti – spiega ancora Zampiccoli – ossia, prevedere una pavimentazione temporanea, in bituminosa ecologica, in quel tratto dei giardini che corrisponde alla presenza delle radici delle magnolie”.
Mentre l’intervento-tampone per i “bolognini ballerini” è ancora allo stato primordiale, il vicesindaco Zampiccoli conferma che prende sempre più corpo l’idea di rispolverare il masterplan degli architetti associati Dossi e Trentini di Rovereto (SDT) sulla “Riqualificazione spazi attigui a Viale delle Magnolie, datato 2018-2019”.
“Purtroppo, ci dobbiamo scusare con i nostri concittadini per le lungaggini burocratiche – dice Zampiccoli – ma siamo intenzionati a riproporre il masterplan che prevede il rifacimento completo dei giardini, dando molto respiro agli alberi e molta più aria alle radici delle magnolie, creando camminamenti più stretti rispetto a quelli attuali, che oggi sono troppo sensibili ai movimenti delle radici delle piante”. Il rimodellamento complessivo parte dall’ex tennis (dove conferma che sarà anche costruito un nuovo parcheggio interrato multipiano) e coinvolge viale delle Palme e viale delle Magnolie, “per renderli omogenei con quelli dei giardini centrali – ammette Zampiccoli – Non è un problema da poco, è una scelta che ci terremo sulle spalle per i prossimi 50 anni e quindi va fatto un ragionamento molto articolato. Abbiamo contattati con l’ordine degli ingegneri e degli architetti per capire se è meglio fare un concorso di progettazione o un’altra scelta”.