Bivacchi in montagna per salvarsi da orsi e lupi

Redazione10/09/20242min
Inaugurazione bivacco loc. Cunelle - Torcegno (2)
Inaugurazione bivacco loc. Cunelle - Torcegno (3)



 

​Sui pascoli montani del Trentino, al fine di prevenire i danni causati dagli attacchi dei grandi carnivori, i pastori sorvegliano con la loro costante presenza il bestiame. Per tale motivo, a partire dal 2008, vengono installati in quota piccoli box in legno usati come rifugio dagli allevatori, laddove non siano già presenti strutture fisse.
L’ultimo di questi manufatti è stato inaugurato venerdì scorso presso il bivacco in località Cunelle, nel comune di Torcegno, a 2125 metri di quota.
La mattinata di venerdì si è aperta con la salita da malga Sette Selle fino al bivacco, dove le autorità presenti hanno portato il proprio saluto: il sindaco di Torcegno Daniela Campestrin, il presidente del Consiglio Provinciale Claudio Soini e la consigliera Vanessa Masè. Con loro anche Walter, giovane pastore che già quest’estate, monticando questi pascoli con le sue cinquecento pecore, ha potuto fruire della struttura. La nuova costruzione è stata poi benedetta da don Franco Torresani.
Il luogo svolge una doppia funzione: è finalizzato, come detto, ad ospitare nel periodo estivo, indicativamente da giugno ad ottobre i pastori per permettergli di accudire le loro greggi e per poterle difendere dagli attacchi di orsi e lupi. Oltre a divenire presidio fisso per la difesa delle bestie, nel periodo di non utilizzo da parte dei pastori il bivacco sarà a disposizione degli escursionisti in caso di necessità.
“Quella che stiamo inaugurando è una struttura preziosa – ha esordito Soini- molto apprezzata perché aiuta chi lavora in queste montagne, chi dedica la propria vita agli animali. Lupi ed orsi vanno ad inficiare l’attività dei nostri pastori – , figure fondamentali perché con il loro lavoro mantengono il territorio e le loro bellezze. Questo intervento sicuramente aiuta a conservare il luogo e va in sostegno ai pastori che sono costretti a lavorare in maniera emergenziale. Un lavoro, bisogna ricordarlo, permesso anche dall’autonomia di cui gode la nostra Provincia”.

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