AUTOSTAZIONE DI ARCO: AMSA PREVEDE LAVORI PER DUE MILIONI DI EURO
La cifra necessaria alla ristrutturazione della stazione delle autocorriere di Arco, volta al recupero dello storico edificio dove la municipalizzata Amsa vorrebbe si realizzasse al piano terra volumi commerciali o una birreria/bar, al piano primo uffici di co-working, sarebbe di circa due milioni di Euro. Amsa, presente il presidente Renato Veronesi e il vice Federico Chincarini, l’assessore Stefano Bresciani per l’amministrazione comunale arcense e la consigliera Gloria Bertoldi ha presentato lo studio di fattibilità redatto dallo Studio Campetti nel quale è contenuta la stima dei costi tramite la quale, un domani arrivare al bando di gara che potrà essere pronto prima della fine dell’attuale consiliatura nel 2020. Molteplici gli interventi necessari a restituire (e modificare in parte) l’edificio di epoca asburgica: risanamento del tetto e delle strutture, il totale rifacimento degli impianti di servizio, i serramenti vecchi da togliere e sostituire completamente. Inoltre, andranno eliminate le barriere architettoniche e messi in contatto i vari livelli della struttura, insomma un “corposo” intervento volto al totale recupero e riutilizzo dell’ex stazione, compendio ora in abbandono. Una situazione che le opposizioni consiliari per bocca di Ravagni e Todeschi puntualizzano: “già nel 2012 avevo chiesto lumi – fa sapere Ravagni alla stampa – sullo stato dell’ex autostazione, chiedendo interventi urgenti. Oggi dopo sette anni non è stato fatto nulla, l’edificio è in stato di degrado, i turisti non sanno dove andare a bersi un caffè, acquistare un giornale o usufruire dei servizi igienici. Ci si doveva muovere prima – sottolineano Ravagni e Todeschi – avvalendosi di una variante sul bilancio da un milione e mezzo di euro per ristrutturare il tutto. Invece si è perso molto tempo. Speriamo che almeno per i prossimi Mercatini di Natale qualcosa possa migliorare”.