Aumento rette RSA, proposta di Arco Civica: “I soldi del Comune per le famiglie, non per la piscina”
È notizia recente dell’aumento, seppur contenuto, delle rette per le quattro Residenze Assistenziali dell’Alto Garda, nelle quali trovano ospitalità un totale di 339 anziani.
Dal 1° gennaio mantenere il proprio caro in una delle strutture abilitate costerà da 1 a 3 Euro in più al giorno. Nello specifico del costo passerà da 49 a 50 per Riva, da 47 a 49 ad Arco (Fondazione), a Bezzecca da 45 a 48, un costo che comunque rimane sotto la media provinciale. A Dro si presume che l’aumento porterà la retta giornaliera da un minimo di più 1,4 euro a un massimo di più 3 euro, ma sempre e comunque sotto la media provinciale che è pari a 48,97 euro. Ossia da 48 a 49,90 euro/giorno.
Sul tema interviene la coalizione “Civica Arco 2025” con a capo Mauro Ottobre: «Il nostro vuole essere un suggerimento all’amministrazione comunale di Arco che dovrebbe smettere di coprire i debiti della piscina di Prabi sborsando circa 70 mila Euro all’anno, al fine di tenere calmierati i prezzi degli ingressi. Visto il boom dello scorso anno, crediamo che Amsa possa tranquillamente rinunciare al contributo e che l’amministrazione comunale destini quei soldi alla Fondazione Comunità di Arco per coprire gli aumenti delle rette e quindi aiutare le famiglie in difficoltà, tenuto conto che nell’ultimo ci sono già stati importanti aumenti delle bollette energetiche. Il Comune potrebbe fare una scelta politica importante aiutando le persone e le famiglie che hanno i loro familiari ospiti della Rsa di Arco».
La nota è firmata da Arco Dinamica (Mauro Ottobre), Arco Cambia (Bruna Todeschi), Forza Arco (Santino Giaimo), Frazioni al Centro (Graziano Parolari), Oggi per Arco (Patrizia Soprano) e Giovani per Arco (Matteo Forcinella).