Attentati di Vienna, notte di terrore anche per gli imprenditori di Riva del Garda
La notte di terrore vissuta a Vienna ha visto uno dei nostri concittadini vicino ad uno dei due luoghi dove ci sono state le sparatorie. Si tratta di Luca Perrella (nella foto all’interno della sua gelateria assieme alle moglie), originario di Riva del Garda, uno dei tre figli di Gianni, il coiffeur per tanti anni che ha esercitato in via Fiume. Ecco il suo racconto poche ore dopo quanto accaduto: “Mi trovavo per caso in visita da un amico a meno di cento metri dal luogo dov’è accaduto il fatto. Aspettavo che mia moglie Sissi Yu mi venisse a prendere per tornare a casa quando, sceso in strada ad attenderla, ho sentito dei botti e poi come un boato, un’esplosione. Ho pensato a ragazzi che volevano far festa, non a spari o altro, ragazzate insomma. Arrivata mia moglie sono salito in macchina con l’intenzione di passare in gelateria prima di tornare a casa, appena in tempo per vedere in neanche cinque minuti la città riempirsi di poliziotti in tenuta antisommossa. Capito che era successo qualcosa di grave siamo andati immediatamente a casa mentre alla radio stavano dando le prime informazioni su cos’era successo”. Luca Perrella è membro di una chat dei gelatai italiani che lavorano a Vienna, e proprio dal titolare della gelateria Castelletto, che si trova accanto a Seitenstettengasse, la via dove c’è stata la prima sparatoria, ha avuto le prime notizie precise. “È stato shoccante, non ho parole. Castelletto ha preso quattro colpi nelle sue vetrate, il poliziotto è stato ferito proprio lì mentre cercava di difendere le persone che si sono rifugiate all’interno, il locale si trova all’angolo per andare da Mauro Zanoni, uno degli altri rivano che lavorano qui a Vienna. Il mio locale è a meno di duecento metri da lì, siamo tutti in zona. Stamattina (martedì 3, ndr) ho sentito che dovrebbero essere quattro o cinque i morti ufficiali dalle ultime news, tra cui una cameriera che lavorava in Seitenstettengasse, quindi altri tre civili e un poliziotto, ma è ancora tutto da chiarire. Stanno ancora girando in tenuta antisommossa. Noi oggi dovevamo portare la bambina a scuola, era il primo giorno dopo le vacanze d’autunno, ma tra quanto accaduto e il lockdown non si capisce nulla. Oggi, comunque, tutti a casa per motivi di sicurezza”. Il racconto di Luca Perrella, che comunque rassicura come tutti i nostri connazionali stiano bene, si fa ancora ricco di particolari. “Questa mattina volevo andare nella mia gelateria che si trova in piazza Karl Lüger 1, perché so che i terroristi sono passati anche da lì e, infatti, non si sa ancora esattamente quanti siano. Li stanno ancora cercando in tutta Vienna. Poi c’è stata anche un’esplosione nell’undicesimo distretto, sempre qui vicino, ma non si sa bene ancora cosa sia accaduto anche lì. So che la metro non si ferma alle stazioni di centro. Guarda è un casino. C’era una marea di gente ieri in giro per Vienna, era una bella giornata e le gelaterie come Castelletto erano strapiene di clienti. La prima sparatoria è iniziata a Seitenstettengasse, poi la seconda a Schwedenplatz ma, ripeto, è ancora tutto da capire nei dettagli. So solo che abbiamo avuto e abbiamo paura, certo. Noi stiamo bene e ci atteniamo alle disposizioni che ci vengono fornite dalle autorità. Una cosa bella è che gli albergatori hanno dato ospitalità ai turisti che erano nei locali del centro e che non hanno potuto tornare negli alloggi dove stavano”.
Sandro Lorenzi, titolare del Caffè Pascucci in Kreilplatz, invece, racconta: “Io sto bene per fortuna, grazie. Ero appena rientrato a casa e i locali sotto erano pieni di gente. Ieri era una bella giornata, poi anche l’ultima sera che i locali rimanevano aperti. Subito dopo le sparatorie la gente si riparava dove poteva, nei giroscale dei palazzi, nelle cantine oppure bussavano alle porte per farsi aprire. Da oggi tutte le gastronomie sono chiuse e vige il coprifuoco dalle 20 alle 6 di mattino.” Due racconti che rassicurano sulla salute dei nostri connazionali ma che, ovviamente, non può non essere di rammarico per le vittime e quanto accaduto.