Assolti i dipendenti della Coop Alto Garda
I tre dipendenti della Cooperativa Consumatori Alta Garda, accusati tre anni fa di aver prelevato dagli scaffali del supermarket dove sono impiegati delle birre, averle bevute ma non pagate, sono stati assolti dal giudice Monica Izzo. Innocenti, dunque, e senza dubbio i tre dipendenti che la Coop aveva accusato del fatto, ma con “prove” non certo inconfutabili visto che si parlava di bottiglie vuote lasciate in un contenitore apposito fuori del punto vendita. Un’evidenza dei fatti che non poteva ascrivere ai tre il fatto, nonostante il Pubblico Ministero avesse chiesto la colpevolezza dei dipendenti e la successiva condanna a sei mesi di carcere e 250 euro di multa per ciascuno. Gli avvocati Lorella Sitzia di Riva e De Pascalis di Bolzano, invece, hanno dimostrato l’insussistenza del fatto, insomma che l’accusa con quella “prova” non stava in piedi ed hanno ottenuto, così, il riconoscimento dell’innocenza dei tre che, tra l’altro, il Giudice del lavoro aveva già reintegrato al proprio posto di lavoro. Si chiude, così, anche il processo penale dopo che quello in sede civile era stato riconosciuto come mai accaduto. Le prove addotte dalla Coop come gli scontrini che non avevano registrato una vendita pari a quanto ritrovato, ossia le dodici bottiglie di birra vuote e di quella marca, non sono state ritenute tali da condannare i tre dipendenti.