Assenze in maggioranza, salta il Consiglio comunale di Riva
Convocato venerdì 17 per la serata di martedì 21 dicembre sulla Delibera della Provincia di Trento, ossia il documento preliminare ai fini dell’adozione della variante al Piano Urbanistico provinciale relativo al Corridoio di accesso Est, in pratica lo sbocco della Valdastico in territorio trentino, la seduta del Consiglio Comunale di Riva del Garda è saltata per mancanza del numero legale (9 presenti su 21).
“Al momento dell’appello mancava il numero legale – ci ha detto il presidente del Consiglio Salvatore Mamone – e se debbo trovare una giustificazione posso dire che, vista l’urgenza della convocazione fatta venerdì per lunedì tanti avessero già preso impegni che non potevano più disdire. Suppongo che sia questo il motivo, peraltro tutti gli assenti hanno prodotto giustificazione della loro assenza. Certo, tutta l’opposizione era presente, mentre per la maggioranza c’erano la Lista Civica del sindaco e Fratelli d’Italia. Qualcuno, peraltro, so che era già in ferie. Ora il Consiglio, già convocato per fine anno, valuterà cosa potrà fare con la segretaria: se inserire nuovamente la richiesta anche se al momento l’argomento non è presente tra quelli in calendario per le prossime sedute”.
Di tutt’altro parere l’opposizione presente e compatta che si è sentita rispondere con parere negativo all’interpellanza n° 44 depositata il 22 novembre scorso, sempre a tema Delibera provinciale sulla variante del PUP relativo alla Valdastico, solamente due ore prima dell’udienza prevista. Scrivendo che che l’attuale Giunta comunale, sostenuta da tutta la maggioranza, è favorevole al progetto del collegamento viario della Valdastico e alla variazione al PUP che prevede l’ampliamento del corridoio. E che non saranno depositate osservazioni, tantomeno di non chiedere espressione del Consiglio comunale in merito. Firmato il sindaco Cristina Santi. L’opposizione, per bocca del consigliere Alessio Zanoni, tuona invece così: “La realtà è che hanno voluto far saltare il Consiglio. Sul famoso corridoio noi ci eravamo già espressi nel 2020 in maniera negativa ma, dato che i termini scadevano il 23 dicembre di quest’anno e il Comune non faceva nulla, abbiamo chiesto la convocazione d’urgenza supportata da cinque firme del gruppo Partito Democratico presentando la proposta di delibera. A questo punto il Comune ha dovuto fissare e calendarizzare una data scelta da loro, ma nel pomeriggio dello stesso giorno alle 15.30 ci è pervenuta la risposta del sindaco che la maggioranza era favorevole e quindi non s’intendeva procedere. Due ore dopo siamo in Consiglio e non si presenta nessuno, cosa mai successa a Riva, senza dialogo e confronto. Riteniamo tutto questo un’azione unica nella nostra storia politica. Qui con l’arroganza dei numeri non si è voluto far partire il confronto e il rischio di una deriva antidemocratica è alle porte se non già superato. Ciò che ci lascia perplessi è il fatto che il sindaco possa affermare tutta la maggioranza sia a favore del collegamento, mentre il PATT provinciale si è già espresso in più occasioni e in maniera ufficiale contro l’uscita a sud della Valdastico”. Il consigliere Zanoni conclude con queste parole: “Non possiamo capacitarci come esponenti che si sono sempre definiti ambientalisti, che erano favorevoli alla mozione presentata dalla compianta Franca Bazzanella l’anno scorso e allora votata anche da noi, ovviamente contraria allo sbocco sud, oggi siano a favore o si astengano. Credo sia una follia”.