Ascensore panoramico del Bastione, serve mezzo milione per sistemarlo

Nicola Filippi21/04/20242min
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L’ascensore inclinato che porta al Bastione veneziano di Riva del Garda è entrato in servizio lunedì 13 luglio 2020. All’epoca, si parlava di 150 mila passaggi all’anno, a pieno regime. Ma quell’obiettivo, per vari disguidi tecnici e contrattempi vari, non è mai stato raggiunto. L’ascensore panoramico, con la vetrata in cristallo, doveva riprendere l’idea della seggiovia realizzata negli anni Cinquanta e smantellata poi negli anni Ottanta, per regalare agli ospiti un viaggio emozionante sulle pendici del Bastione, con una veduta mozzafiato, a picco sul lago di Garda. In soli tre minuti di viaggio.
Ora c’è in ballo una causa in Tribunale che vede protagonisti la Lido immobiliare Spa, proprietaria del “gioiello”, e la Ati (capogruppo la ICB – Impresa Costruzioni Basso Sarca e la “Maspero elevatori Spa” di Como) che ha realizzato i lavori sul Bastione.
Il consulente tecnico, nominato dal Tribunale di Rovereto, ha presentato alle parti le conclusioni della sua perizia. E ha fatto anche una stima del costo dei lavori per ripristinare la completa funzionalità dell’impianto di risalita: mezzo milione di euro. Una cifra importante, pari ad un quarto del costo totale per realizzare l’opera “Riva del Garda-Bastione”, ben 2 milioni di euro. Sarà il Giudice a decidere chi dovrà pagare la cifra per ripristinare l’impianto. Intanto il presidente della Lido Spa, Delio Picciani, non prende posizione e preferisce non commentare il risultato della perizia, come pure la sindaco di Riva, Cristina Santi. La quale però fa intendere quanto l’amministrazione sia propensa a realizzare un impianto ex novo. Per questo motivo, in via del tutto informale, sono state contattate due aziende leader mondiali nel settore degli impianti di risalita, la Doppelmayr e la Leitner: per un nuovo ascensore servirebbero almeno due milioni di euro.

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