Artisti sullo Stivo per un mese, l’ambiente ispira la creatività

Claudio Chiarani22/05/20223min
rifugio stivo marchetti 3

 

L’idea di far trascorrere un mese ad alcuni artisti selezionati nel rifugio Marchetti a quota 2.000 metri sul Monte Stivo, ospitati con vitto e alloggio, è venuta all’associazione di promozione sociale veneta “In Habitat”. L’iniziativa “Da quassù” riprende quanto si faceva in tempi passati, come ad  esempio a Casa degli Artisti di Canale di Tenno, ossia ospitare gli artisti lasciando “libero sfogo” al loro estro creativo. Un gruppo di artisti, selezionato da una giuria, se ne starà nel rifugio ispirandosi alla vista impagabile che spazia sull’intero Alto Garda.
Un po’ come alla centrale di Fies, ma mai finora si era pensato ad ospitare artisti in quota, meta tra l’altro raggiungibile solamente a piedi.
Gli artisti visivi selezionati per l’esperimento, dunque, trascorreranno un mese al rifugio godendo della vista, certo, ma anche della pace che lassù si trova spaziando con lo sguardo a 360 gradi oltre che sulla valle del Sarca, su quella della valle di Gresta fin verso nord, il Cornetto e il Bondone, ma penetrando anche verso la vicina Lomasona e le Giudicarie.
Yuri Gagarin, il primo cosmonauta della storia, chiuso nella sua capsula spaziale la “Vostock 1”, disse “Da quassù la terra è bellissima”, ed è pensando a questa sua affermazione che l’associazione “In Habitat” ha partorito l’idea del progetto. La montagna come esperienza formativa, insomma, con la vita in rifugio dove gli spazi vanno giocoforza condivisi con gli altri al fine di far emergere il legame sociale, lo spirito di adattamento del singolo, il sostegno tra i membri del gruppo e, logicamente, l’arte da esprimere durante il soggiorno.
I partecipanti saranno selezionati da una giuria scelta dall’Associazione in collaborazione con il Mart e il gestore del rifugio Alberto Bighellini, ed avranno vitto e alloggio in cambio delle loro opere che potranno rimanere in esposizione tutta l’estate all’interno del rifugio prima di essere trasportate a Verona dove, compatibilmente con spazi e luogo scelto, verranno esposte al pubblico. Chi lo desidera può iscriversi compilando l’apposito form che trova nel sito web di In Habitat, versando 15 euro per l’iscrizione.

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