ARCO: VERNICIATO DI NERO IL BUSTO IN BRONZO DI ITALO MARCHETTI, OPERA DI RENATO ISCHIA

Claudio Chiarani07/02/20192min
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Lo scultore Renato Ischia, ex docente all’Accademia delle Belle Arti di Verona e soprattutto arcense “doc”, non ha mezze parole in merito. “Sono rimasto stupito dell’intervento di “restauro” dell’opera bronzea da me realizzata vent’anni fa dedicata al colonnello Italo Marchetti posta sul monumento della SAT in viale delle Magnolie di Arco”. Un intervento voluto dall’amministrazione Comunale con l’intenzione di rimettere a nuovo alcuni monumenti della città.
“Il bronzo – prosegue Renato Ischia – è stato interamente coperto da una vernice nera lucida coprente, togliendo tutta la freschezza e la naturalità del metallo. Il bronzo, dopo la fusione, viene cesellato ed infine patinato a caldo. Quest’ultimo intervento viene realizzato secondo precise direttive dell’artista, in base al tipo di effetto finale che si vuole dare all’opera. Il risultato che avevo ottenuto dava al busto di Marchetti quei riflessi verdognoli chiaro-scuri caratteristici del bronzo, che con l’intervento di qualche giorno fa sono stati completamente coperti dallo strato di vernice togliendo tutta la bellezza dell’originale. Tra l’altro la scultura non necessitava di alcun tipo di intervento in quanto, dopo vent’anni, non mostrava alcun segno di deterioramento. Piuttosto erano da restaurare le scritte rosse che circondano il monumento”.
Non “accusa” nessuno Renato Ischia, la sua è solamente una lamentela tecnica, condivisa anche da altri cittadini, dell’intervento invasivo fatto ad un’opera dal lui realizzata.
Il monumento, posto sul lato nord del casinò Municipale, è dedicato alla SAT e ospita un busto in bronzo di Italo Marchetti, scomparso il 25 febbraio del 1999, che è stato presidente onorario della sezione SAT di Arco, socio benemerito nonché nipote di Prospero Marchetti, primo presidente della SAT arcense. Il busto di Renato Ischia è una delle opere dell’artista arcense di maggior rilievo nel vasto panorama di quelle realizzate. Con lui i cittadini si chiedono perché è stato ricoperto con una vernice lucida che snatura, come egli stesso ci ha confidato, il materiale con cui è stato realizzato.