Arco, usare l’acqua solo per scopi domestici. I Pompieri riempiono il serbatoio dei Gazzi
Una ordinanza firmata dal sindaco di Arco Alessandro Betta stabilisce, dal 19 luglio, per tutto il territorio comunale il divieto di utilizzo dell’acqua proveniente dall’acquedotto pubblico per scopi diversi da quelli strettamente alimentari e igienico sanitari.
«In particolare, si spiega nell’ordinanza, l’acqua non potrà essere utilizzata per irrigare orti, giardini, piazzali, strade pubbliche e private, per lavare veicoli e attrezzature in genere, nonché per riempire piscine private e altre strutture, anche precarie, a uso balneazione». Del rispetto dell’ordinanza, che resterà in vigore fino a revoca, è incaricata la polizia locale; la sanzione prevista in caso di violazione va da 50 a 300 euro.
Intanto i Vigili del Fuoco hanno iniziato le operazioni di riempimento, tramite cisterna di acqua potabile in dotazione al Corpo di Arco, del serbatoio dell’acquedotto al servizio della località Gazzi, poco sopra Bolognano, che conta all’incirca 600 residenti.
La decisione di limitare l’uso dell’acqua potabile ai soli scopi alimentare e igienico sanitario è dovuta alla situazione di grave carenza idrica, causata dalla prolungata assenza di precipitazioni che ha determinato un forte calo di portata delle sorgenti che alimentano i bacini di raccolta dell’acquedotto comunale, aggravato dalle previsioni meteo che prevedono anche per i prossimi giorni temperature elevate e assenza di piogge significative. Sono state necessarie manovre sulla rete di distribuzione finalizzate a mitigare l’impatto del deficit idrico.