Turismo e residenza ad Arco: “Ci mettiamo un tetto?”

Stagista30/06/20233min
abitare ad arco cs

 

«Abitare ad Arco. Turismo e residenza: ci mettiamo un tetto?» è il titolo della serata pubblica organizzata dalla Commissione consiliare speciale per le emergenze abitative, che si tiene lunedì 3 luglio all’auditorium di Palazzo dei Panni con inizio alle ore 20. Ospiti saranno Tommaso Baldo per lo sportello Casa per tutti; Romano Turrini per la cooperativa Arcobaleno; e Manuela Faggioni di Sunia, il Sindacato unitario nazionale degli inquilini e degli assegnatari.

«La commissione è nata alla fine di marzo – ha spiegato Tommaso Ulivieri  – causa un’emergenza legata all’eccesso di case turistiche nell’Alto Garda, che sta drenando possibilità rispetto agli affitti a lungo termine».

«Il primo passo fondamentale – ha detto la consigliera Arianna Fiorio – mi pare sia riconoscere che esiste il problema dell’abitare ad Arco. I cambi di destinazione avvengono in edifici che sono stati costruiti con permessi rilasciati per fine residenziale; è vero che non c’è un divieto, ma quando un fenomeno supera una soglia di tollerabilità qualcosa non torna più. Il tema è nazionale, quindi Comune e Provincia non possono fare molto. Ci muoveremo su due linee: l’informazione e la sensibilizzazione, e lo studio di interventi sia da attuare direttamente da parte del Comune, sia da sollecitare alla Provincia».

«Quello della difficoltà a trovare casa non è più un problema che riguarda solo gli stranieri – ha detto Tiziana Betta, membro della Giunta presso il Comitato esecutivo della Comunità di valle – e dobbiamo quindi iniziare a essere più vicini. È vero che la proprietà privata implica dei diritti, ma se poi i lavoratori che vengono nell’Alto Garda, e di cui abbiamo estremamente bisogno, non trovano casa, il rischio è che il nostro territorio diventi un parco giochi. Lo sfratto è diventato ormai la normalità e non dà punteggio per l’edilizia emergenziale».

«È effettivamente un problema multidisciplinare – ha detto l’assessore Nicola Cattoi – che tocca l’urbanistica, le politiche sociali, l’economia e il turismo, e va affrontato in modo adeguato. Alla consigliera Fiorio dico che lavorare insieme, maggioranza e opposizione, può portare dei bei risultati».

 

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