Arco sostiene Mayors for Peace al G7 di Charlevoix

Redazione10/06/20182min
g7 canada 8014860gallery

Il Comune di Arco, che da anni sostiene le iniziative di Mayors for Peace -organizzazione internazionale di città dedita alla promozione della pace, fondata nel 1982 su iniziativa dell’allora sindaco di Hiroshima Takeshi Araki- si è fatto portavoce della lettera aperta indirizzata ai leader del G7, in concomitanza con il vertice che si è tenuto a Charlevoix, in Canada, l’8 e 9 giugno, che chiede meno disuguaglianze e più inclusione quali presupposti per la pace, maggiore attenzione alla parità di genere e alla tutela dell’ambiente.

La lettera aperta -pubblicata sul sito web di Mayors for Peace, all’indirizzo http://www.mayorsforpeace.org/english/whatsnew/news/data/20180604/2018_G7_letter_en.PDF- segnala come i sindaci delle città del mondo assistano a crescenti disuguaglianze, che minano le fondamenta stesse delle comunità. Pur apprezzando che l’agenda del G7 si occupi di investimenti per la crescita, i sindaci sottolineano che senza un approccio inclusivo allo sviluppo e una sensibile riduzione delle disuguaglianze, il futuro sarà all’insegna della disparità e del conflitto. «Essendo le città motori delle economie nazionali -dicono i sindaci- le Amministrazioni locali intraprendono iniziative per promuovere una crescita più inclusiva e la pacifica convivenza, in modo che tutti i cittadini, compresi i giovani, le popolazioni indigene e i migranti, possano significativamente contribuire e beneficiare del livello democratico, economico, sociale e culturale dei nostri centri urbani. Vi invitiamo a collaborare con noi alla pianificazione e alla realizzazione di strategie e programmi nazionali coraggiosi che ci consentano di affrontare insieme questa crescente sfida e di non lasciare indietro nessuno. Allo stesso modo, apprezziamo che il G7 abbia fatto dell’uguaglianza di genere un tema chiave dell’ultimo vertice. Nonostante i progressi, non c’è dubbio che globalmente donne e ragazze continuare a sperimentare discriminazione sistematica ed esclusione». Da qui la richiesta di un approccio di genere nella definizione e nell’attuazione delle politiche, e passi audaci e creativi per affrontare alla radice la disuguaglianza di genere.