Arco ricorda i Caduti di tutte le guerre: “Cittadinanza onoraria al Milite Ignoto”
Giovedì 4 novembre il Comune di Arco ha celebrato la ricorrenza della fine della Prima Guerra Mondiale e la Giornata dell’unità nazionale e delle Forze Armate, ricordando i propri Caduti in guerra e, con loro, tutti i Caduti in tutte le guerre, con una cerimonia solenne che quest’anno, rispettando il consueto avvicendamento, si è svolta a Massone.
La celebrazione è iniziata alle 20 con la messa nella chiesa di San Giovanni Evangelista officiata dal parroco don Francesco Scarin, intervallata dai momenti musicali del coro Castel della sezione di Arco della Sat diretto dal Mo. Helmut Graf. Erano presenti il Gruppo Alpini di Arco (che organizza la cerimonia assieme all’amministrazione comunale) e altri dell’Alto Garda, dei Nuvola, di numerose associazioni combattentistiche e d’arma e delle forze dell’ordine.
Conclusa la Messa, si è svolta la breve sfilata del corteo alla volta del monumento ai Caduti in piazza Caproni, dove si sono tenute la benedizione e la deposizione della corona di fiori ed i discorsi di rito.
Qui il sindaco ha tenuto il suo intervento: «Si sente dire che queste cerimonie rischiano di diventare ridondanti e di perdere il loro significato, ma questo non è vero, hanno invece un senso profondo. La guerra è qualcosa di infinitamente tragico e disumano che porta solo devastazione, e l’impegno per evitarla sta anche nel coltivare la memoria di quanto accaduto e quindi in iniziative come questa cerimonia e nella cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, come deciso dal Consiglio comunale».
In conclusione, il capogruppo degli alpini Carlo Zanni ha dato lettura del messaggio del presidente nazionale dell’Ana Sebastiano Favero, che ha ricordato come il 4 novembre sia un appuntamento denso di significati, ribadendo con forza l’attaccamento ai valori che, nel nome della patria, hanno fatto e fanno grande l’Associazione Nazionale degli Alpini, ma anche perché quest’anno si ricorda il centenario della traslazione all’Altare della patria della salma del Milite ignoto, il soldato elevato a simbolo di tutti i Caduti.